Autonomia differenziata, la Corte Costituzionale accoglie (in parte) il ricorso della Puglia. «Illegittime alcune disposizioni»
«La legge Calderoli è contro la costituzione, contro il vincolo di solidarietà tra i territori insito dello Stato unitario. Abbiamo avuto ragione ad opporci ed oggi lo ha riconosciuto la Corte costituzionale. Ora il governo torni indietro. E salvi l'unità della Repubblica». Così la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, commenta la decisione della Corte costituzionale sul ricorso presentato contro l'autonomia differenziata. (Corriere della Sera)
Su altri media
La Corte costituzionale si è espressa sui ricorsi delle regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania (e le oppisizioni delle Regioni Lombardia, Piemonte e Veneto) in merito alla legge di riforma del governo Meloni sugli enti locali, la cosiddetta "Autonomia differenziata". (Today.it)
E ha ritenuto non fondata la questione di costituzionalità dell'intera legge, ma – ha smontato alcuni degli aspetti principali della legge Calderoli e ravvisato l’incostituzionalità di sette profili di legge. (LaC news24)
Decidendo sui ricorsi presentati dalle Regioni Puglia, Toscana, Sardegna e Campania, la Consulta ha giudicato illegittimi numerosi aspetti centrali del provvedimento, che detta il quadro normativo degli accordi tra Stato e Regioni a statuto ordinario per la devolution di competenze su 23 materie, tra cui la tutela della salute. (Il Fatto Quotidiano)
È il portale web PRO CARe che si prefigge l’obiettivo di essere un centro informativo, formativo, di orientamento e di comunicazione sanitaria per la popolazione. l nuovo sito, promosso dalla Regione Sardegna e coordinato dalla struttura di Direzione medica di presidio, igiene, epidemiologia e infezioni ospedaliere sarà presentato lunedì 18 novembre alle 9 nella sala riunioni al settimo piano dell’ospedale Santissima Annunziata. (SARdies.it)
"La sentenza sulla legge Calderoli smantella la Legge Calderoli e difende l'unità del Paese. (La Repubblica)
In particolare, la Corte ha richiamato il principio di sussidiarietà affermando che la devoluzione si deve limitare a specifiche funzioni legislative e amministrative e debba essere giustificata, in relazione alla singola regione. (Sanità24)