Altolà di Mattarella alle agenzie di rating: "Non considerate i 225 miliardi di crediti all’Italia verso l’estero"
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, bacchetta le agenzie di rating perché continuano ad assegnare al nostro Paese un rating «BBB», sempre investment grade ma troppo vicino al livello “spazzatura” nonostante la bilancia dei pagamenti segni un saldo positivo notevole, sicuramente non in linea con le valutazioni sul merito di credito. «I dati di Bankitalia certificano un balzo del nostro Paese: la posizione netta sull’estero, a giugno di quest’anno, era creditoria per circa 225 miliardi di euro. (il Giornale)
La notizia riportata su altri giornali
Mattarella ricorda: "I dati di Bankitalia certificano un balzo del nostro Paese: la posizione netta sull’estero, a giugno di quest’anno, era creditoria per circa 225 miliardi di euro. (Liberoquotidiano.it)
Una parola di verità nel rumore mediatico italiano che tutto distrugge più o meno consapevolmente lasciando il conto alle generazioni future. Un esercizio da evitare in modo assoluto perché non dice il vero, confonde il valore di un solo dato congiunturale con sostanze comparative strutturali ben diverse. (ilmattino.it)
In occasione della cerimonia al Quirinale per la consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del lavoro, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Generare ricchezza è funzione sociale. (Secolo d'Italia)
Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia di consegna delle insegne di Cavaliere dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri del Lavoro nominati il 2 giugno 2024. (CremonaOggi)
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, bacchetta le agenzie di rating perché continuano ad assegnare al nostro Paese un rating «BBB», sempre investment grade ma troppo vicino al livello spazzatura nonostante la bilancia dei pagamenti segni un saldo positivo notevole, sicuramente non in linea con le valutazioni sul merito di credito. (il Giornale)
ROMA (ITALPRESS) - "Le imprese costituiscono una frontiera dell’Italia di domani. Alle istituzioni e alle politiche pubbliche competono scelte importanti per colmare ritardi accumulati nel tempo: a cominciare dalla produttività, dal funzionamento della pubblica amministrazione, dalle riforme necessarie per far crescere le opportunità. (Il Sole 24 ORE)