parthenope come napoli?

Ogni volta che entro in un cinema per vedere un film di Sorrentino nn so se uscirò estasiato (mi è successo sicuramente con IL DIVO e E’ STATA LA MANO DI DIO) o irritato (tutte le altre volte). Il più delle volte ho l’impressione che questo autore si diverta a prendermi in giro. Perché Sorrentino e’ un autore, non ci sono dubbi. Diciamo subito che questa volta non sono uscito estasiato purtroppo. Per più di due sono stato stupito con effetti speciali, si sa l’autore è così, per assistere a cosa? La storia di una donna che è lo specchio di Napoli? Bella. (MYmovies.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il nuovo film di Paolo Sorrentino, Parthenope, è una rievocazione al passato. Un ritorno alla Bellezza, ma stavolta dedicata a Napoli, anziché a Roma. La città viene mostrata come un luogo pieno di luce e al tempo stesso di mistero, con paesaggi che evocano il ricordo e al tempo stesso l'amore giovanile. (L'Architetto)

#Parthenope di #PaoloSorrentino, è un film perfetto come il ricordo di quell’estate perfetta, durata troppo poco come ci dice #StefaniaSandrelli in una battuta a fine film («È stato meraviglioso essere ragazzi. (Positanonews)

Nel pantagruelico, spinoso, assorto Parthenope il turbamento di Sorrentino si esprime in una vera e propria invettiva lanciata da un’attrice spompata e imparruccata, certa Greta Cool, interpretata con molta efficacia da Luisa Ranieri. (Corriere della Sera)

Daria D’Antonio: “La luce poetica di Napoli per il film di Sorrentino”

Lo straniamento che il film e un po' tutto il cinema di Sorrentino producono è tale che la dimensione narrativa a poco a poco svanisce, lasciando spazio alla pura rappresentazione di cose, persone ed eventi. (Lettera43)

Pubblicazione: 27 ottobre alle 13:00 Spoiler Alert (BadTaste)

A illuminarla, come il precedente “È stata la mano di Dio”, … La Napoli raccontata attraverso l’esistenza di una donna nata nel 1950 già sta appassionando il pubblico, dopo i 10 minuti di applausi a maggio al Festival di Cannes. (La Repubblica)