Petrolio cade di oltre il 4%, barile Brent a 72,68 dollari
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Roma, 28 ott. I prezzi del petrolio crollano di oltre il 4% in avvio di settimana, dopo che la rappresaglia lanciata da Israele contro l'Iran ha preso di mira prevalentemente obiettivi militari, evitando quindi di compromettere impianti di produzione petrolifera. In mattinata il barile di Brent, il greggio di riferimento del Mare del Nord cade del 4,43% a 72,68 dollari. Il West Texas Intermediate cede il 4,56%, negli scambi dell'after hours, a 68,51 dollari. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
Il barile di Brent, il greggio di riferimento del mare del Nord crolla del 5,89% a 71,57 dollari. E negli scambi dell’after Hours il West Texas Intermediate è arrivato a cadere di oltre il 6% a 67,32 dollari. (Agenzia askanews)
Che a sostenere le quotazioni del petrolio fossero in gran parte le tensioni geopolitiche lo si è visto alla riapertura dei mercati dopo la ritorsione israeliana contro l’Iran. (Il Sole 24 ORE)
Mentre scriviamo, un barile di Brent costa intorno a 71,50 dollari, giù di quasi il 5,50% rispetto alla chiusura di venerdì scorso. La quotazione è scesa ai livelli più bassi da un mese. (InvestireOggi.it)
Sabato i caccia israeliani hanno preso di mira siti militari in Iran in risposta agli attacchi missilistici iraniani di inizio ottobre. (Scenari Economici)
Di fronte a questa notizia, i prezzi del petrolio sono crollati, registrando un calo fino al 5,5%, dopo di che è iniziato un rimbalzo tecnico sui prezzi del greggio. (XTB)
Le indicazioni non costituiscono invito al trading.(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) L'oro nero ha aperto a 67,71, in crescita dello 0,49%, mentre il future sull'oro registra una risalita dello 0,37% a 2.752,5. (LA STAMPA Finanza)