“Io, tra i soccorritori di Ottavia Piana. Ci parlava solo con gli occhi”
– “Sono partita ieri mattina e sono entrata in grotta nel tardo pomeriggio. Ho partecipato all’ultimo percorso finale, dove la grotta si restringeva notevolmente e ci si poteva muovere solo in fila indiana. È stato faticoso, ma la gioia di aver contributo a salvare la vita di una ragazza ripaga ogni sforzo. Ottavia era troppo debole per ringraziarci. Ma l’ha fatto tante volte con gli occhi”. Sara Trasciatti, infermiera umbra ventottenne del Soccorso alpino e speleologico, è tra i volontari-eroi che hanno partecipato al complicatissimo salvataggio della speleologa rimasta bloccata nell’Abisso Bueno Fonteno per quasi quattro giorni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altre testate
Nel video, girato dall’agenzia video Local Team, l’emozione dei soccorritori appena usciti dalla grotta: “Lei è stata forte, ci ha dato la spinta. (Il Fatto Quotidiano)
Un'operazione che ha coinvolto 159 tecnici, costantemente monitorata e assistita da un totale di 6 medici e 8 infermieri. "Il rischio zero non esiste, possono succedere incidenti in ogni attività". (il Dolomiti)
— di Ilaria Coro (Policlinico di Milano)
L'intervento è stato completato alle 2.59, quando la speleologa è stata estratta dalla grotta e issata sul verricello dell'elicottero per il trasporto in ospedale: "Cosciente e lucida, stanca e provata dal dolore" (il Giornale)
Ho solo bisogno di recuperare e di riposo. "Ringrazio tutti i soccorritori. (Tiscali Notizie)
Si è pure scusata: «Mi spiace non essere collaborativa». E lei ha risposto con gli occhi: «Mi fido di voi». (La Repubblica)