Guerra in Ucraina, vaccini e tamponi per i profughi -
Le nostre aree Covid test e vaccini in aeroporto sono a disposizione di chi scappa dall’orrore della guerra”.
Allo scalo aeroportuale di Palermo i vaccini si effettuano ogni giorno, festivi compresi, dalle 10 alle 17, nella sala arrivi, area check-in C.
La struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid a Palermo vicina ai cittadini ucraini e al loro dramma.
I tamponi, invece, vengono eseguiti da personale medico della struttura commissariale nell’area Covid test, a circa 700 metri dall’aerostazione
Dal 17 febbraio all’aeroporto internazionale di Palermo Falcone Borsellino, oltre all’area Covid test per i tamponi, è attiva anche una postazione vaccinale, grazie alla collaborazione con Gesap, società di gestione dell’aeroporto. (Sicilianews24)
Su altre fonti
Sempre vicini a chi soffre e in particolare ai bambini e agli adolescenti. I Pediatri, inoltre, si impegnano a diventare parte attiva nel procurare beni e generi di prima necessità da consegnare a cittadini ospiti in difficoltà o alle ONLUS dedicate al problema. (CasertaWeb)
La Regione Puglia e i pediatri pugliesi si mobilitano per i bambini che arrivano dalle zone di guerra. “Il materiale raccolto – spiega il pediatra – ha raggiunto il sito di stoccaggio e questa mattina parte per l’Ucraina. (Borderline24.com)
Là si possono fare tamponi, vaccini e si può richiedere un codice per accedere a tutti i servizi sanitari. Le strutture mediche del Lazio, inoltre, hanno già attivato protocolli per offrire cure gratuite a tutti i profughi che stanno scappando dalla guerra. (Fanpage.it)
Abbiamo vissuto queste difficoltà anche le Lazio, non solo con gli ortodossi, anche con i Sikh. Lo afferma l'assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D'Amato in un'intervista a 'la Repubblica ' sul fatto che i profughi dall'Ucraina rifiutano di vaccinarsi. (L'HuffPost)
Le nostre aree Covid test e vaccini in aeroporto sono a disposizione di chi scappa dall’orrore della guerra”. (ITALPRESS) – La struttura commissariale per la gestione dell’emergenza Covid a Palermo vicina ai cittadini ucraini e al loro dramma. (Italpress)
Ma diciamo la verità: non possiamo pensare di andare a rincorrere gli ucraini a Roma con la siringa in mano. Abbiamo vissuto queste difficoltà anche le Lazio, non solo con gli ortodossi, anche con i Sikh (StrettoWeb)