Basciano, il legale: "Utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso"

Basciano, il legale: Utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso
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"E' stato ucciso dalla stampa, e' gia' stato fatto un processo mediatico. E' stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso, ha risposto per tre ore al magistrato, ha dato la sua versione e le prove sui fatti e sono fiducioso che presto avremo novita' importanti su questo caso. Domiciliari? Abbiamo chiesto altro. E' turbato e sorpreso di essere in una situazione del genere". (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

La conferma è arrivata dal suo legale Leonardo D'Erasmo: "È stato ucciso dalla stampa questo ragazzo, è stato già fatto un processo mediatico e come spesso accade in questi casi è stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che lui effettivamente non ha commesso" . (il Giornale)

Leonardo D'Erasmo, legale dell'influencer Alessandro Basciano detenuto in carcere a San Vittore, dopo l'interrogatorio avvenuto nel penitenziario milanese davanti al gip Anna Magelli sui presunti maltrattamenti nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni commenta “Bresciano utilizzato come capo espiatorio per qualcosa che lui non ha fatto”. (La Repubblica)

Uscirà tra breve»: a parlare è l'avvocato Leonardo D'Erasmo dopo l'interrogatorio di garanzia che stamattina si è tenuto di fronte davanti alla gip Anna Magelli a seguito dell'arresto di Alessandro Basciano per stalking e minacce nei confronti dell'ex compagna Sophie Codegoni. (Corriere Milano)

Sophie Codegoni parla dell'arresto dell'ex Basciano per stalking: «Ho dovuto proteggere me e nostra figlia»

La liberazione del dj e influencer, accusato di atti persecutori nei confronti della ex fidanzata Sophie Codegoni, arriva a poche ore dall’interrogatorio di garanzia. Lo fa sapere il suo avvocato Leonardo D’Erasmo. (La Stampa)

"Dicono che ci vo… "Ho a lungo sperato in un cambiamento ma mi sbagliavo, e ammetterlo è straziante". (L'HuffPost)

«Ho lottato contro me stessa – continua sul social – contro il dolore e la paura. Dicono che ci voglia coraggio ma io non mi sento coraggiosa, mi sento semplicemente una donna e una madre che ha fatto quello che era purtroppo necessario, anche quando avrebbe voluto solo chiudere gli occhi e sperare che tutto si aggiustasse da solo». (Vanity Fair Italia)