Decreto Milleproroghe, la stretta sulle auto aziendali divide: “Immotivata”

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Il no agli emendamenti nel decreto Milleproroghe contro la stretta alle auto aziendali in fringe benefit nell'ultima legge di Bilancio divide tutti, con una Manovra che a due mesi dalla sua approvazione è ancora tanto discussa. A pagarne le conseguenze sono principalmente i dipendenti della classe media che, nonostante l'immatricolazione della vettura aziendale sia del dicembre 2024, si troverà costretto a pagare una tassazione maggiore in busta paga. (Virgilio)

Su altre fonti

Ne parliamo con Alberto Viano, presidente di Aniasa, l’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della Sharing mobility e dell’Automotive digital. La stretta green penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. (Il Sole 24 ORE)

Ne parliamo con Alberto Viano, presidente di Asa, l’Associazione nazionale dell’industria, dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital. La stretta green introdotta dalla manovra penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km, che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. (Il Sole 24 ORE)

Il fringe benefit sulle vetture aziendali sale, la tassazione pure, e chi pensava di cambiare macchina farebbe meglio a rispolverare la bici del nonno. Il Governo, con la grazia di un parcheggiatore distratto, ha deciso che chi usa l’auto per lavorare deve pagarla più cara. (Autoappassionati.it)

Così l’ Aniasa , l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità, commenta la scelta della commissione Affari Costituzionali del Senato di respingere e far ritirare gli emendamenti che intendevano rivedere l’impatto della stretta sulle auto aziendali in fringe benefit prevista nell’ultima legge di Bilancio. (Il Sole 24 ORE)

Il settore delle auto aziendali in Italia coinvolge oltre un milione di lavoratori e ha sempre giocato un ruolo vitale nel sostenere la mobilità delle imprese e il rinnovamento del parco auto nazionale. (Info Motori)

La Commissione Affari Costituzionale del Senato ha bocciato gli emendamenti alla Legge di Bilancio che avrebbero ridotto il carico fiscale sulle auto aziendali, provocando la protesta di ANIASA, l’Associazione Confindustria che rappresenta il settore mobilità. (Automoto.it)