Strage a Nuoro. Si cerca il movente, accertamenti patrimoniali e analisi sui telefoni

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Strage a Nuoro. Si cerca il movente, accertamenti patrimoniali e analisi sui telefoni Gli investigatori scavano nel passato della famiglia di Roberto Gleboni per capire cosa ha spinto l'operaio forestale di 52 anni a sparare contro la moglie, i figli, la madre e il vicino di casa Di: Redazione Sardegna Live - Nella foto tre delle vittime: Paolo Sanna, Giusi Massetti e Martina Gleboni Una famiglia sterminata, un movente che ancora non si trova, una comunità incredula e unita nel dolore quella di Nuoro, teatro della terribile strage avvenuta due giorni fa. (Sardegna Live)

La notizia riportata su altri media

Immediata la chiamata ai soccorritori, l’uomo è stato trasportato presso il Pronto Soccorso dell’ospedale San Benedetto di Alatri dai sanitari del 118. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri intervenuti, un uomo di 78 anni, mentre era impegnato con la pigiatura dell’uva è rimasto ferito a due dita della mano destra che sono state schiacciate dai rulli. (Frosinone News)

Sarà interrogato oggi il 14enne unico superstite della follia omicida di Roberto Gleboni, il 52enne che mercoledì scorso all'alba ha sterminato la famiglia, uccidendo la moglie Giusy Massetti di 43 anni, la figlia Martina di 25, il figlio Francesco di 10, il vicino di casa Paolo Sanna per poi suicidarsi. (Casteddu Online)

Sono le parole pronunciate dal 14enne sopravvissuto alla strage della sua famiglia mercoledì a Nuoro, mentre le forze dell’ordine lo accompagnavano in ospedale dopo essere stato colpito di striscio. Parole che potrebbero far pensare a una lite nei momenti che hanno preceduto la tragedia. (Il Fatto Quotidiano)

Giusi Massetti e Martina Gleboni, madre e figlia uccise a Nuoro, e quella foto per dire: «No alla violenza sulle donne»

NUORO – Sarà sentito oggi dagli investigatori, il 14enne ricoverato in ospedale, unico sopravvissuto alla strage familiare di Nuoro, compiuta mercoledì mattina nell’appartamento di via Icnhusa da Roberto Gleboni, l’operaio forestale di 52 anni che ha ucciso 4 persone – la moglie, due figli e un vicino di casa – prima di suicidarsi dopo aver ferito l’anziana madre, attualmente ricoverata in Rianimazione. (Cronache Nuoresi)

Ai militari ha confidato di essersi salvato dalla furia omicida del padre fingendo di essere morto anche lui: un proiettile lo ha colpito al volto, ma ferendolo in modo non grave tanto che l'intervento chirurgico cui è stato sottoposto è stato necessario solo per rimuovere alcune schegge dalla mandibola. (Today.it)

Dalle foto sui loro profili social si stenta anche a coglierne la differenza di età. In effetti Martina, che aveva 26 anni, era nata quando mamma Giusi ne aveva appena 17. (Corriere della Sera)