Strage a Nuoro. Si cerca il movente, accertamenti patrimoniali e analisi sui telefoni
Strage a Nuoro. Si cerca il movente, accertamenti patrimoniali e analisi sui telefoni Gli investigatori scavano nel passato della famiglia di Roberto Gleboni per capire cosa ha spinto l'operaio forestale di 52 anni a sparare contro la moglie, i figli, la madre e il vicino di casa Di: Redazione Sardegna Live - Nella foto tre delle vittime: Paolo Sanna, Giusi Massetti e Martina Gleboni Una famiglia sterminata, un movente che ancora non si trova, una comunità incredula e unita nel dolore quella di Nuoro, teatro della terribile strage avvenuta due giorni fa. (Sardegna Live)
La notizia riportata su altri media
Tanto silenzio e preghiere per le 4 vittime della furia omicida di Roberto Gleboni. Il corteo ha marciato composto e dalla testa si è levato qualche coro per le donne vittime di violenza. (Cagliaripad.it)
Dopo quel piano di morte firmato con il piombo di una pistola, usata per azzerare un’intera famigli… «In casa urlavano tutti. (La Stampa)
Frosinone – Infortunio domestico in un’abitazione di via Conti nel capoluogo, intorno alle 17.20 di oggi. Stando a quanto ricostruito dai Carabinieri intervenuti, un uomo di 78 anni, mentre era impegnato con la pigiatura dell’uva è rimasto ferito a due dita della mano destra che sono state schiacciate dai rulli. (Frosinone News)
NUORO – Sarà sentito oggi dagli investigatori, il 14enne ricoverato in ospedale, unico sopravvissuto alla strage familiare di Nuoro, compiuta mercoledì mattina nell’appartamento di via Icnhusa da Roberto Gleboni, l’operaio forestale di 52 anni che ha ucciso 4 persone – la moglie, due figli e un vicino di casa – prima di suicidarsi dopo aver ferito l’anziana madre, attualmente ricoverata in Rianimazione. (Cronache Nuoresi)
“A casa stamattina urlavano tutti” ha aggiunto. È stato ferito da uno sparo che lo ha colpito di striscio. Cosciente di quanto stesse accadendo, è caduto a terra e ha finto di essere morto. Si è rialzato poco dopo, una volta arrivati i carabinieri. (Cagliaripad.it)
Vi comunicheremo la data del recupero sui nostri canali social». Alla luce dei fatti che hanno toccato nel profondo la nostra città abbiamo deciso di fermarci. (La Nuova Sardegna)