L’Ue multa Apple e Facebook e teme le ritorsioni di Trump
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Dopo un mese di dubbi e incertezze causate dalle minacce di Trump sui dazi, ieri gli organi di controllo dell’Unione Europea hanno multato Apple e Meta (Facebook) per 700 milioni di euro per violazioni delle norme sulla concorrenza digitale contenute nel Digital Markets Act, applicato per la prima volta. Apple è stata multata per 500 milioni di euro perché ha impedito ai produttori di app di indirizzare gli utenti verso opzioni più economiche al di fuori del suo App Store (Il Manifesto)
Su altri giornali
Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Brian Hughes. Gli Stati Uniti criticano le multe inflitte dall’Ue a Apple e Meta: sono «una nuova forma di estorsione economica» e «non le tollereremo». (Il Sole 24 ORE)
Apple e Meta sono state sanzionate dalla Commissione europea, che ha adottato il 23 aprile le prime decisioni di non conformità nell'ambito del Digital Markets Act (Dma). (Corriere della Sera)
Il modello economico di Internet si fonda, da sempre, su un equilibrio fragile: servizi gratuiti sostenuti dalla pubblicità. Ma non tutta la pubblicità è uguale. C’è un abisso tra la pubblicità generica e quella personalizzata: quest’ultima vale anche dieci, cento volte di più. (StartupItalia)
Ue contro Apple e Meta: botta e risposta “Si tratta di applicare la legge, non di negoziati commerciali. Sono due questioni completamente separate”, ha detto ieri la portavoce della Commissione. (Startmag)
Le multe, rispettivamente di 500 milioni e 200 milioni di euro, rappresentano il primo atto della strategia di Bruxelles per limitare il potere dei gatekeeper digitali e impedire abusi di posizione dominante. (Libero Tecnologia)
La ragione di questa richiesta, nella lettera di Big Pharma rivolta all'Ue, sarebbe da ricercare nei dazi di Trump. Le più grandi industrie farmaceutiche globali, tra cui Pfizer, Eli Lilly, AstraZeneca ma anche Sanofi e Novartis hanno lanciato un appello alla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen esercitando pressioni affinché i prezzi dei medicinali aumentino. (Il Giornale d'Italia)