Meloni vede una regia occulta per il caso Sangiuliano: al setaccio i post di Boccia, «no a dimissioni per motivi sentimentali»

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Corriere Roma INTERNO

A Palazzo Chigi, col passar delle ore e con la lettura di giornali e siti, i dubbi sull’opportunità di salvare la poltrona di Gennaro Sangiuliano sono stati spazzati via da un vento di rabbia e di orgoglio. Nelle riunioni riservate con Giorgia Meloni e Giovanbattista Fazzolari l’intero staff presidenziale ha passato al setaccio i post di Maria Rosaria Boccia, i «presunti documenti riservati» che la dama bionda ha pubblicato su Instagram, gli articoli dei principali quotidiani. (Corriere Roma)

La notizia riportata su altri giornali

LA CONSIGLIERA GRANDI EVENTI. (L'HuffPost)

Maria Rosaria Boccia, la donna al centro dell'attenzione a causa della sua presunta relazione con il ministro Sangiuliano e il suo ruolo ambiguo all'interno del ministero stesso, ha dato la sua versione dei fatti in un'intervista attaccando sia il ministro - che secondo lei è "sotto ricatto" - che la presidente del Consiglio Meloni. (Fanpage.it)

La premier, Giorgia Meloni, fino a pochi giorni fa pensava di poter gestire la situazione. Per il ministro della Cultura e per il governo tutto. (L'HuffPost)

Oggi scopro che nessun politico, nessun ministro e nessun giornalista ha mai avuto un’amante. E se l’ha avuta, non è ricattabile. Ma state scherzando? Mi state dicendo che non sapete cosa fa un uomo a letto con una donna? Le foto. (Nicola Porro)

In un'intervista a 'La Stampa' l'imprenditrice parla di "direttori di settimanali" che ricatterebbero il ministro con cui ha avuto una relazione "privata". Non entra nei dettagli ma dice: "Con una persona con cui ho una relazione non mi scambio solo foto innocenti". (Sky Tg24 )

Ancora in bilico, sempre con la spada di Damocle di possibili nuove rivelazioni, chat, foto, registrazioni o documenti che potrebbero vanificare il doloroso bagno di sincerità con cui il ministro della Cultura ha provato mondare in tv la sua immagine compromessa dallo scandalo di Pompei. (Il Sole 24 ORE)