Venerdì 15 novembre studenti in piazza a Busto Arsizio

Venerdì 15 novembre migliaia di studenti scenderanno in piazza in tutta Italia per lo sciopero nazionale organizzato dall’Unione degli Studenti. Sotto lo slogan “Vogliamo Potere”, gli studenti chiedono una scuola che sia davvero inclusiva, libera da logiche di sfruttamento e subordinazione al mondo del lavoro e della guerra, e in grado di rispondere ai bisogni di chi la vive. Anche a Busto Arsizio è prevista una mobilitazione che avrà luogo da via Redipuglia alle ore 8.30: «Manifesteremo perché è in gioco il nostro diritto a un’istruzione degna, libera e davvero accessibile. (varesenews.it)

Ne parlano anche altre testate

(Adnkronos) – Quaranta librerie diffuse sul territorio di Roma e provincia, in particolare nelle zone periferiche della città – tra cui Centocelle, Ostia, Tor Bella Monaca, Torre Maura, Tiburtina e Infernetto – oltre che nel centro storico. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

– In piazza per difendere il diritto allo studio. Il 15 novembre l’Udu Firenze - Sinistra Universitaria chiama a raccolta gli studenti e le studentesse in piazza della Santissima Annunziata alle o10,30, per protestare contro un modello di università e società che, secondo loro, penalizza il diritto allo studio e favorisce la privatizzazione dei servizi. (LA NAZIONE)

In programma un presidio e un corteo per le vie del centro. Genova. (Genova24.it)

Meloni: «La Sardegna ha diritto di ottenere dallo Stato le risorse sottratte ingiustamente»

Lo sciopero del 15 se non ritirato potrebbe diventare come quello del 31 ottobre , un nuovo boomerang per la categoria e come ho denunciato in un precedente invito a Pacifico, che non so se legge i miei interventi, serve solo a dividere la categoria. (Informazione Scuola)

Lo sciopero del personale scolastico previsto per venerdì 15 novembre, ha costretto il Comune a sospendere il servizio scuolabus per gli studenti della Scuola Secondaria di primo grado di San Bartolomeo al Mare. (Riviera24)

«È inaccettabile la proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze di dimezzare le risorse a noi spettanti in base all’articolo 8 dello Statuto Sardo, che regola le compartecipazioni alle entrate fiscali. (SARdies.it)