VIDEO Maradona, l’ex manager multato per una fotografia dell’argentino: il racconto
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Stefano Ceci, Maradona e la multa ricevuta qualche giorno fa "Strano, ma vero. Ma questo è quanto accaduto nel pomeriggio di lunedì scorso, quando Stefano Ceci (ex manager e amico del campionissimo argentino) è stato multato dagli agenti della polizia Municipale del Comune di Napoli per 'occupazione di suolo pubblico'. "Ma mi hanno detto che c'era la zavorra a terra alla base dei palloncini collegati alla gigantografia con il volto di Diego", spiega Stefano Ceci che lunedì pomeriggio aveva organizzato un appuntamento nel centro della città di Napoli per rendere omaggio all'amico Diego coinvolgendo tutti i tifosi azzurri e gli appassionati di Maradona. (CalcioNapoli1926.it)
Su altre fonti
Pietro Paolo Virdis è stato uno dei centravanti più prolifici della storia della Serie A. In carriera sbagliò un solo rigore. Virdis: "Non ho dubbi sul più grande calciatore di sempre, è stato fantastico" (AreaNapoli.it)
Un dato che ha dell’incredibile emerge dai Quartieri Spagnoli. Il murales dedicato a Diego Armando Maradona in via Emanuele de Deo sta registrando numeri da record, come riportato nell’edizione odierna de Il Sole 24 Ore. (Napolipiu.com)
“Inutile dire cosa significava Maradona in campo. Tutti lo vedevano giocare e sapevano cos’era: un giocatore universale amato da tutte le squadre del mondo. Un esempio calcistico inimitabile, fuori da ogni regola. (CalcioNapoli24)
«Andiamo da Diego». Lo ha deciso il presidente Aurelio De Laurentiis domenica sera subito dopo la vittoria contro la Roma nello stadio che è dedicato alla memoria del campione argentino, scomparso il 25 novembre 2020 all’età di 60 anni. (La Repubblica)
Per il regista Paolo Sorrentino, napoletano del Vomero, è stata la mano di Dio. A quattro anni dalla sua scomparsa – celebrata lunedì scorso come il più sacro dei riti pagani – nel ventre di Napoli il suo ricordo è più vivo che mai. (Il Sole 24 ORE)
Un'opera di street art che è incisa sulla parete di una palazzina dal 1990 e che dal 2020, dopo la morte dell'amato campione argentino, ha trasformato la piazzetta sottostante in un vero e proprio sepolcro. (La Gazzetta dello Sport)