Bremmer: “Il rimpasto di Zelensky? Vuole una squadra più compatta per poter chiudere la guerra”
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NEW YORK — Il rimpasto di Zelensky, secondo il presidente di Eurasia Ian Bremmer, serve soprattutto a «formare una squadra di governo più compatta, allo scopo di sostenere il “piano per la vittoria”, che definirà le condizioni per chiudere la guerra». Perché ora? «In realtà Zelensky voleva farlo da circa un anno, ma aveva bisogno che la situazione politica interna lo consentisse, a partire da… (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La prospettiva è quella di convivere con i blackout, senza certezze nell’erogazione di luce e di riscaldamento, mentre la mobilitazione obbliga una parte crescente della popolazione maschile a partire per il fronte e gli attacchi russi contro le città aumentano. (la Repubblica)
Dopo Zelensky, non c’è nessun politico ucraino più visto e popolare di Dmytro Kuleba, classe 1981, un volto grigio che però è diventato uno dei vessilli della resilienza di Kiev di fronte all’Orso russo. (ilmessaggero.it)
Mentre Zelensky promette un cambiamento di oltre il 50% nel suo governo dopo l'attacco a Leopoli, è possibile che i ministri dimissionari assumano nuovi ruoli nella maggioranza scelta dal leader ucraino. (Fanpage.it)
Le sue dimissioni sono state approvate dal Parlamento e il sostituto già nominato. Il maxi rimpasto voluto dal presidente Zelensky per «dare energia nuova» al governo in questa fase cruciale della guerra procede spedita con pochi mugugni. (Corriere della Sera)
La prima parola significa «ricomposizione, reset» è la stessa che si usa quando si riavvia il telefono o il computer, oppure quando si vuole far ripartire qualcosa da zero. «Perezavantazhennia vlady» lo chiamano in ucraino. (il manifesto)
Un’esibizione di potere, più che una dimostrazione di debolezza, quella del leader ucraino che esattamente come un anno fa alla vigilia del viaggio all’Onu per l’Assemblea generale al Palazzo di Vetro, ha deciso di rimescolare tutte le carte, rimpastare l’esecutivo e presentarsi con quelle che adesso definisce, fornendo una spiegazione quasi emotiva, «forze fresche, energie nuove, in vista di un inverno che sarà davvero molto pesante. (ilmessaggero.it)