Gavron:“Comodo accusare la Corte di antisemitismo. Per me Netanyahu può andare in cella”

LONDRA — «Troppo comodo per Netanyahu respingere il mandato di arresto accusando il tribunale dell’Aia di antisemitismo. Quel giudice non si è svegliato pensando “odio gli ebrei e voglio arrestare il loro premier”». Così parla Assaf Gavron, 55 anni, una delle voci più originali della nuova narrativa israeliana, autore di sette romanzi tradotti in numerose lingue: in Italia Giuntina ha pubblicato … (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

Un punto resta fermo per questo governo: non ci può essere una equivalenza tra le responsabilità dello Stato di Israele e l'organizzazione terroristica Hamas ". Il mandato di cattura internazionale che pende su Benjamin Netanyahu continua a far discutere. (il Giornale)

Israele è sotto attacco da decenni, i cittadini israeliani vivono con l'incubodei missili e con i bunker sotto le case da decenni. I criminali di guerra sono altri». Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. (Corriere della Sera)

La Corte penale internazionale ordina l'arresto di Netanyahu e Gallant (AGI - Agenzia Italia)

Netanyahu, comunità internazionale divisa dopo il mandato dell'Aia: l’insolito asse Usa-Cina

C’è - a mente fredda - anche e soprattutto un elemento razionale che dovrebbe indurre le democrazie occidentali a disapplicare la decisione della Corte penale internazionale e a trarre ogni opportuna conseguenza, inclusa l’uscita da quell’intesa sovranazionale. (Liberoquotidiano.it)

A gennaio il primo ordine della Corte internazionale di Giustizia (Cig) ha accolto l’accusa di genocidio mossa a Israele dal Sudafrica (ne sarebbero seguiti altri due); a luglio la stessa Corte ha definito illegale l’occupazione militare dei Territori palestinesi e l’ha designata come annessione di fatto e regime di apartheid. (il manifesto)

La decisione della Corte dell’Aia divide la comunità internazionale ma compatta la popolazione israeliana. (ilmessaggero.it)