«Vi spiego perché, nonostante la vittoria, Trump non sarà il futuro degli USA, mentre Vance sì»

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L'intervista a Marco Sioli, professore di Storia degli Stati Uniti all'Università degli Studi di Milano. «Si tratta di una rivincita degli ex Stati blu. L'inflazione morde l'America profonda» «Trump è un suprematista e non rappresenta il futuro degli Stati Uniti. Il futuro è il suo vice, J.D. Vance, che ha spostato una indiana e può rappresentare un’America multietnica». Nelle ore in cui si attende la conferma definitiva della vittoria di Donald Trump, destinato a tornare alla Casa Bianca, StartupItalia ha intervistato Marco Sioli, professore di Storia dell’America del Nord all’Università degli Studi di Milano. (StartupItalia)

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La stima pubblicata dal Des Moines Register si è rivelata un gigantesco errore: qui Trump ha trionfato con un ampio scarto sull'avversaria (Open)

La valanga Donald Trump ha stravolto, per la seconda volta, gli Stati Uniti d’America. Quando la vittoria del tycoon ai danni di Kamala Harris sembra solo una questione di formalità, sono tantissime le reazioni che arrivano dalla politica internazionale e dall’interno dei confini della politica italiana. (il Giornale)

Sì, ma l’Ucraina? Cosa accadrà ora che Donald Trump è diventato il “47esimo presidente” degli Stati Uniti? “Fermerò tutte le guerre”, è stata la promessa del tycoon, che non ha atteso i risultati ufficiali per dichiararsi commander in chief. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Trump, chi lo ha votato di più? Uomini, latinos e giovani. Crolla il consenso dem tra gli ispanici

Kamala Harris ha perso e ha perso male, ma forse contro Donald Trump avrebbero perso tutti. Mentre è in corso lo spoglio dei voti delle Elezioni Usa il successo del candidato repubblicano che si sta delineando non è, come molti si aspettavano, di misura, ma è una vittoria che travolge tutto, senza più pesi e contrappesi. (Vanity Fair Italia)

“La realtà sconfigge la fantasia di qualcuno. Dopo settimane e settimane di trasmissioni, adesso avremo dotte analisi e articoli sul fatto che in realtà avrebbe vinto la Harris perché Trump è un pericolo fascista, razzista, machista, egoista, ecc, ecc, ecc, con tutti gli ‘ista’ del mondo. (Il Fatto Quotidiano)

E se l'America rurale ha spinto la vittoria del tycoon con una forza maggiore di quanto previsto alla vigilia, di converso il sostegno alla democratica nelle aree suburbane si è rivelato inferiore al necessario per tenere la Casa Bianca (ilmessaggero.it)