Bce, Schnabel "colomba": avanti gradualmente verso tassi neutrali
Anche secondo Isabel Schnabel, l'esponente tedesca del Comitato esecutivo della Bce, ritenuta dell'ala più intransigente nel direttorio, il ripristino della stabilità dei prezzi nell'area euro "è a portata di mano". E "considerati rischi e incertezze che continuiamo ad affrontare, la linea di azione più appropriata è abbassare i tassi di riferimento gradualmente verso un livello neutrale".Schnabel ha rilasciato i suoi commenti, insolitamente accomodanti, durante un simposio organizzato a Parigi dal Cepr. (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altri media
"L'attuale posizione politica è restrittiva. Lo ha detto la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, in un discorso a Vilnius (Lituania) per il 10° anniversario dell'introduzione dell'euro. (LA STAMPA Finanza)
La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, afferma che presto ci saranno nuovi tagli dei tassi di interesse. “L’attuale posizione politica è restrittiva. Ma se i dati in arrivo continueranno a confermare la nostra linea di base, la direzione di marcia è chiara e ci aspettiamo di abbassare ulteriormente i tassi di interesse“, ha detto la leader di Francoforte a Vilnius in occasione del decimo anniversario dell’introduzione dell’euro in Lituania. (LAPRESSE)
La Banca Centrale Europea ridurrà ulteriormente i tassi di interesse, dato che i rischi per le prospettive dell'inflazione sono ora "a due facce". Lo ha dichiarato la presidente dell'Istituto di Francoforte, Christine Lagarde, puntualizzando che la direzione di marcia è chiaramente "verso il basso" e che l'ultima mossa "non è l'ultimo taglio dei tassi di interesse che faremo". (Milano Finanza)
Non è ancora una vera “forward guidance”, cioè un’indicazione sulle mosse future della Banca centrale europea, ma ci si avvicina molto. Un passo in più verso la svolta della politica monetaria invocata dal… (la Repubblica)
MILANO – Il cammini di riduzione dei tassi di interesse della Bce proseguirà anche nel prossimo anno. (la Repubblica)
Il fatto che il costo del denaro sia sceso dal 3,25% a 3% porterà tuttavia qualche piccolo beneficio sia sul fronte delle rate di mutui e finanziamenti sia del credito al consumo. (Nicola Porro)