"Daremo presto ricompensa immensa". A Roma la veglia di preghiera per il leader di Hezbollah

Daremo presto ricompensa immensa. A Roma la veglia di preghiera per il leader di Hezbollah
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il Giornale ESTERI

La manifestazione di sabato 28 settembre a Milano, dove sono scesi in piazza i sostenitori della Palestina con i soliti slogan anti-israeliani ma anche con cartelli che hanno richiamato le liste di proscrizione contro gli "agenti sionisti", tra i quali Liliana Segre. Ma non solo, perché sia nella manifestazione di Roma che in quella del capoluogo lombardo ci sono stati gruppi che hanno rispettato un minuto di silenzio per la morte di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah ucciso a Beirut nel corso di un raid condotto da Israele (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sepoltura il prima possibile, prevede la tradizione islamica. Ma ancora non si sa nulla dell'ultimo addio a Hasan Nasrallah, leader degli Hezbollah libanesi, ucciso in un raid israeliano a Beirut venerdì scorso. (Adnkronos)

L'esercito israeliano (Idf) ha colpito ieri «siti di produzione di armi e infrastrutture appartenenti a Hezbollah» nel quartiere di Dahieh, a Beirut: lo rende noto l'Idf su Telegram. (L'Unione Sarda.it)

Gli Usa, "informati che sarà un'operazione limitata". Tajani, "un nuovo presidente del Paese potrebbe essere l'interlocutore giusto per la tregua" (AGI - Agenzia Italia)

Israele -Libano: missione Unifil che cos'è e cosa possono fare i militari italiani

Da Israele, intanto, non si fermano le incursioni di terra verso il sud del Libano. L’Iran dichiara di aver concluso il proprio attacco contro Israele dopo il lancio di circa duecento missili avvenuto nella serata di ieri. (la Repubblica)

Questa mattina un attacco a Beirut, effettuato tramite un drone, ha provocato il crollo di diversi palazzi non lontano dal frequentatissimo incrocio di Kola, dove microbus e taxi collettivi si radunano per raccogliere i passeggeri. (ISPI)

Risoluzione Onu numero 1701: è la formula magica più volte in queste ore per tentare di far tacere le armi al confine tra Israele e Libano. Ottimismo della volontà e pessimismo della ragione: perché quell'accordo, vecchio ormai di 18 anni, non ha mai fermato il conflitto strisciante esploso negli ultimi giorni con i massicci bombardamenti e le incursioni dell'Idf in territorio libanese. (Corriere della Sera)