Bari, ‘tangenti per appalti nella sanità’: il blitz con dieci arresti
In carcere e ai domiciliari BARI- La guardia di finanza di Bari ha arrestato 10 persone (in carcere e ai domiciliari) per i reati di associazione a delinquere, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti. L’inchiesta riguarda alcune tangenti per appalti nella sanità, tra gli arrestati ci sono imprenditori e dirigenti Asl. Le misure cautelari sono state emesse dal gip di Bari Giuseppe Ronzino, su richiesta dalla Procura (Livesicilia.it)
La notizia riportata su altre testate
Nell’indagine della Guardia di finanza su presunti episodi corruttivi nell’Azienda sanitaria locale di Bari – che ha po… (La Repubblica)
In alcuni casi sarebbero state pagate mazzette fino a 30mila euro, che i tre funzionari Nicola Sansolini, Iacobellis e Sciannimanico non sapevano più nemmeno come spendere: «Aumentiamo! invece di diminuire aumentiamo! Il problema è che come ti dicevo non riesci a... (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Secondo l'accusa i funzionari pubblici avrebbero chiuso un occhio su alcune spese gonfiate o turbato la regolarità delle gare d'appalto in cambio di denaro, beni di lusso e servizi vari. La Procura parla in una nota di "un sistema diffuso di corruzione" che ha comportato "la forte 'lievitazione' dei costi nella fase di realizzazione delle commesse con grave nocumento per il bilancio pubblico". (Today.it)
Sono 17 gli indagati, dei quali 10 (tra carcere e domiciliari) destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare del gip di Bari, Giuseppe Ronzino. (Corriere della Sera)
Tangenti pagate con denaro contante, ma anche con borse firmate e gioielli. E qualche volta pure con cassette di fichi e cipolle, bottiglie di vino e di olio. C’era un sistema collaudato dietro l’aggiudicazione di appalti della Asl Bari ad alcuni imprenditori, così come dietro il lievitare non previsto dei costi che ha fatto aumentare la spesa pubblica. (La Repubblica)
Mazzette nascoste in cartelline di plastica che passavano da una mano all’altra negli uffici della Asl Bari; borse contenenti denaro lasciate in auto; banconote nelle tasche di giubbotti: erano tante le modalità utilizzate per le dazioni corruttive riprese dalla Guardia di finanza durante l’indagine che ha portato sei in persone in carcere e quattro agli arresti domiciliari. (La Stampa)