Bce promuove Intesa, Unicredit, Bpm
Monte dei Paschi non sarà più obbligato a richiedere un'autorizzazione preventiva alla Bce per distribuire i dividendi. Questa decisione, scaturita dall'esercizio Srep 2024 (che le principali banche italiane hanno superato brillantemente), segna un importante passo avanti per l'istituto guidato dall'ad Luigi Lovaglio. La Bce ha fissato il requisito minimo di Cet 1 per il 2025 all'8,78%. Al 30 settembre 2024, Monte dei Paschi vantava un Cet 1 del 18,4% e un total capital ratio del 21,7%, valori che superano ampiamente i requisiti minimi richiesti. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Monte dei Paschi di Siena ha coefficienti patrimoniali ampiamente superiori ai requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce, a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione prudenziale condotto nel 2024. (l'Adige)
La Vigilanza promuove Siena nell’esame Srep. Bene anche gli altri istituti italiani, che mostrano ampi eccessi di capitale (Milano Finanza)
Mani libere del Monte dei Paschi di Siena sui dividendi futuri. La Bce ha infatti tolto le restrizioni che erano state introdotte nell’ormai lontano 2017. Sempre ieri dalla Bce è arrivato il semaforo verde su Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Popolare di Sondrio per avere indici patrimoniali più elevati di quelli minimi richiesti. (Finanzaonline)
Francoforte ha fissato il requisito minimo Cet1 per il 2025 all’8,78%, indica la Banca guidata da Luigi Lovaglio, specificando che questa è la sommatoria tra Pillar 1 (4,5%), Pillar 2 (1,41%) e combined buffer requirement (2,87%). (Il Sole 24 ORE)
Introdotti nel 2017 durante un salvataggio d'emergenza, quei limiti erano un peso che oggi non c'è più. E si potrebbe prospettare un futuro di collaborazione con altri istituti. (QuiFinanza)
L’ad Luigi Lovaglio, commentando i risultati dei nove mesi, ha stimato per il bilancio 2024, la distribuzione di un dividendo superiore a un miliardo, perchè viene alzato il pay out (la quota di utile da dare ai soci) al 75%. (ilmessaggero.it)