Giuffrida-Mouhiidine, l'ora della rabbia. Le giurie fanno pagare lo scarso peso politico

Qualche conto non torna. E cominciano i lamenti. Taluni giustificati. Giorno di grandi pianti e qualche furtarello ai danni di Italia nostra: ne scontano Odette Giuffrida nello judo e Aziz Abbes Mouhiidine nella boxe. Pagano dazio boxe e judo, guarda caso sport affidati agli occhi delle giurie che, alle Olimpiadi, quasi mai sanno essere integerrime. E spesso sconta chi ha minor forza politica. Prenda nota il Malagò, presidente del Coni, rimasto sconcertato per l'arbitraggio subito da Odette Giuffrida proprio al sentir profumo di medaglia. (il Giornale)

Ne parlano anche altre fonti

È stata una giornata di verdetti contestati per l'Italia ieri alle Olimpiadi. Giuffrida e "l'arbitra" prevenuta Il caso più clamoroso ha riguardato (Secolo d'Italia)

La corsa della judoka romana verso la terza medaglia in tre Olimpiadi, infatti, comincia bene e finisce male. (Corriere della Sera)

La vittima numero 1 della giornata è Odette Giuffrida, che arriva in semifinale nel judo, categoria -52 kg, e poi viene stangata a ripetizione. Olimpiadi Parigi (LaC news24)

Furti, scarso peso politico e il vaso di Pandora aperto da Martinenghi

La campionessa del mondo in carica della categoria -52 kg non subisce un punto in tutto il torneo ma il triplo shido la mette ko nei due incontri decisivi del pomeriggio con Distria Krasniqi prima e Larissa Pimenta poi. (Eurosport IT)

"Siamo stanchi di queste situazioni". Giovanni Malagò, presidente del Coni, sbotta dopo la contestata sconfitta dell'azzurro Filippo Macchi nella finale del fioretto maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024. (Adnkronos)

INGIUSTIZIE ARBITRALI E PESO POLITICO Una giornata assolutamente sulle montagne russe per l’Italia. Tanti, troppi soprusi difficili da digerire, l’amarezza per occasioni sfumate e la sensazione di impotenza dinanzi a dinamiche che esulano dal mondo dello sport (OA Sport)