Regionali, doppietta della sinistra. Ma l’accozzaglia funzionerà alle politiche?
Si chiude due a uno per il centrosinistra la tornata di elezioni regionali. Dopo la vittoria del centrodestra in Liguria, l’accozzaglia rossa si è imposta in Emilia-Romagna e Umbria. Nella prima regione Michele De Pascale ha ottenuto un successo schiacciante su Elena Ugolini: 56,7% a 40,1%. Nessuna sorpresa, nessuno avrebbe mai scommesso su un risultato diverso. Ben più aperta la seconda sfida, che ha visto prevalere la sindaca progressista di Assisi Stefania Proietti (51,7%) sulla governatrice uscente Donatella Tesei (45,5%). (Nicola Porro)
Ne parlano anche altri giornali
Nostro inviato a Perugia (il Giornale)
Il risultato è un successo netto del campo largo che vince col 57,33% e soprattutto del Pd che raggiunge una percentuale elevata, passando dal 34,69% di Stefano Bonaccini nel 2020 al 41% di Michele De Pascale (Il Fatto Quotidiano)
“Sognavo fin da piccolo di fare il presidente dell’Emilia-Romagna – dice emozionato -. Sono appena le 15 e 30 alla Casa CostArena a Bologna e i seggi sono chiusi da appena mezz’ora, ma i dem sentono già di aver vinto e in modo inequivocabile: la prima proiezione non lascia dubbi. (Il Fatto Quotidiano)
E sempre di più le carte del darà il Pd", ha detto in un'intervista a Fanpage.it. Questo però potrebbe rappresentare un limite per la coalizione. (Fanpage.it)
Hanno vinto i sindaci del Pd, comunque civici del centrosinistra, personalità forti che non hanno accettato veti e diktat: “Volete me? Si fa allora come dico io”. Il centrodestra perde l’Umbria, il centrosinistra conquista a mani basse l’Emilia Romagna. (Tiscali Notizie)
Complimenti al Pd. Le vittorie in Emilia-Romagna e Umbria hanno, in primis, valore in sé in quanto prospettano buona politica per emiliano-romagnoli e umbri, per questi ultimi dopo una parentesi grigia, dove è stata evidente finanche l’inconsapevolezza del declino impressionante vissuto dalla regione. (L'HuffPost)