Crisi dell’auto, il settore europeo verso il tracollo?
In Europa la crisi dell'industria automobilistica si sta allargando a macchia d'olio. Dopo Volkswagen, annunciano tagli Mercedes, Ford e Bosch Fonte Pexels Il mercato europeo dell’auto sta andando verso il collasso. Giorno dopo giorno si rincorrono notizie sulla chiusura di fabbriche e licenziamenti di migliaia di lavoratori: Volkswagen, (Rinnovabili)
La notizia riportata su altri media
« L’attuale situazione di stallo nel confronto al Mimit - sostengono i sindacati -, il taglio di risorse pubbliche e la mancata presenza dei vertici di Stellantis, richiedono l’assunzione di una responsabilità non più rinviabile dopo lo sciopero e la manifestazione nazionale dei lavoratori del settore auto. (Il Sole 24 ORE)
Cosi commenta la segreteria Fiom Savona che prosegue: "La recente decisione del governo nella Legge di Stabilità di tagliare il fondo automotive, istituito dal precedente Esecutivo, 4,6 miliardi di euro, pari all’80% delle risorse previste, va nella direzione opposta a quella auspicata, in un momento dove servirebbe un forte sostegno per garantire la competitività del settore, la difesa dell’occupazione e dell’innovazione tecnologica per affrontare le sfide del futuro". (SavonaNews.it)
Questa crisi ha costretto le grandi case automobilistiche europee a ripensare una parte del proprio modello di business, cercando nel risparmio e nei tagli alle spese il mancato profitto dovuto ai minori margini che i Bev garantiscono rispetto alle loro controparti a benzina. (QuiFinanza)
È all’alba del 21 novembre che è iniziato il viaggio della Carovana dell’Innovazione. Una carovana di idee, talenti e visioni in movimento. Da Catania a Palermo, passando per centri più piccoli ma non meno pulsanti di energia creativa, studenti, startupper e ricercatori, con entusiasmo e determinazione hanno partecipato al Premio Innovazione Sicilia 2024, simbolo di un futuro che non si aspetta, ma si costruisce. (Economia Sicilia)
Nel 1985, oltre il 92% dei ventenni desiderava acquistare un’auto (e poi la acquistava); oggi siamo al 29%. Tuttavia, sarebbe stato più gestibile se le misure fossero state avviate dieci anni fa, quando i segnali di un declino iniziavano a diventare evidenti. (Primonumero)
In Piazza Matteotti, dinanzi al municipio ieri mattina i lavoratori del settore metalmeccanico – una settantina – con bandiere e striscioni hanno lanciato il loro grido di aiuto, richiamando l’attenzione di istituzioni ed opinione pubblica sulla gravissima crisi del settore. (LA NAZIONE)