Rackete, Salis e il body shaming della destra

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Morti sul lavoro

La chiamano la foto degli orrori. La chiamano, che ridere, la sinistra pelosa. Ilaria Salis sul sito nicolaporro.it è la “ragazza stagionata”, quella con il “vestitino della prima comunione” o col “pancino scoperto da influencer movimentista che ricorda Pina Fantozzi”. Carola Rackete invece nel commento di Max Del Papa, pubblicato sul portale del vicedirettore del Giornale e conduttore Mediaset, … (la Repubblica)

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Ed è l’ipocrisia di chi da un lato difende “la privacy” delle borseggiatrici e dall’altra plaude all’inchiesta giornalistica che si infiltra in un partito politico e, un po’ come avvenuto nella precedente indagine, fa in sostanza da agente provocatore. (il Giornale)

Carola Rackete si rifà vedere, e lo fa con un dettaglio che non è passato inosservato: delle gambe piene di peli. La teutonica è stata ritratta in compagnia di Ilaria Salis e Mimmo Lucano, in uno scatto che è già diventato virale. (Il Giornale d'Italia)

Il web boccia i peli di Carola Rackete: "Al lavoro la ceretta va fatta"

Esibire il pelo sulla gambe è politica. È uno schifo. Avere i peli sulle gambe fa schifo. (Nicola Porro)

Il web non perdona: commenti spiacevolissimi, quando non offensivi, appaiono a decine sotto la foto di Carola Rackete all'Europarlamento, dove un vestitino rosso lascia scoperte le gambe non depilate Carola ‘Moquette’, i peli della ‘capitana’ Rackete non piacciono al web (Dire)