Lupo meno protetto, primo passo nella Ue. Boitani: “Non è che domani potremo sparargli”. Cosa succede davvero

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

No, non è che “domani mattina potremo sparare al lupo”, mette subito in chiaro Luigi Boitani – un’autorità sul campo – di fronte alla notizia che l’animale studiato per un vita passa da specie strettamente protetta a specie protetta e basta. La (mezza) novità arriva dall’Europa. (FILES) A wolf is photographed in a forest near the Russian border, in Hukkajarvi, eastern Finland, on May 16, 2022. EU member states on September 25, 2025 voted in favour of lowering the protection status of wolves, in a move decried by conservationists that paves the way for a relaxation of strict hunting rules. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

La proposta, avanzata dalla Commissione UE alla fine del 2023 e approvata dai rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri riuniti nel Coreper, ha visto l'Italia, che ospita la più numerosa popolazione di lupi in Europa, votare a favore. (La Voce di Rovigo)

Gli attacchi dei lupi causano ogni anno anche in Basilicata la morte di migliaia di pecore, capre, mucche, asini e cavalli con stragi sempre più frequenti che stanno portando al collasso gli allevamenti delle zone interne e montane, aggravando il pericolo di abbandono di queste aree. (ondanews)

TRENTO. (l'Adige)

Il lupo è il buio dove trasferire la parte selvaggia. È il branco che non si è arreso, quello che non è stato addomesticato. (il Giornale)

Mercoledì 25 settembre il Consiglio dell’Unione Europea si è pronunciato in modo favorevole riguardo la decisione di abbassare il regime di tutela del lupo, portandolo da «particolarmente protetto» a soltanto «protetto». (Corriere della Sera)

Lo status del lupo cambia dando più libertà agli abbattimenti. Avremmo invece bisogno di più prevenzione. Ne parliamo con il responsabile area animali selvatici di Lav, Massimo Vitturi. (LifeGate)