Salvatores: “Aveva ragione Eduardo: qui recitano tutti”. Favino: “E scusate il mio napoletano”

"È una storia di solidarietà, ci dice che gli esseri umani sono meglio di come sembrano. In un momento di egoismo, rancore, odio parole brutte anche all'interno del Parlamento, volevo provocatoriamente parlare di ottimismo. È un film sulla voglia di cambiare vita". Gabriele Salvatores rivela il senso più profondo del suo nuovo film “Napoli-New York”, immerso nel tifo da stadio che al Modernissimo… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nel periodo di massima migrazione di italiani (o più precisamente napoletani) negli Stati Uniti, il film racconta un processo storico che raramente si è ripetuto. La nuova pellicola di Gabriele Salvatores, che torna nella sua città d'origine rendendola protagonista del suo nuovo progetto, racconta una storia ambientata nel dopoguerra nel quadro di una Napoli profondamente provata dal conflitto. (ilmattino.it)

Qualche anno fa, da un vecchio baule di Tullio Pinelli (uno degli storici sceneggiatori di Federico Fellini), saltò fuori il trattamento di un film mai realizzato. «Napoli, New York» è ambientato nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria. (Corriere Fiorentino)

Gabriele Salvatores rivela il senso più profondo del suo nuovo film “Napoli-New York”, immerso nel tifo da stadio che al Modernissimo… È un film sulla voglia di cambiare vita". (La Repubblica)

Salvatores e i fanciulli alla deriva: una favola Ieri, oggi e domani: un grande Bonello

Ma attenti, non tutti siamo così». Nel dopoguerra si era felici con un pezzo di pane, oggi i giovani non si accontentano, in cerca sempre dell’ultimo telefonino. (La Repubblica)

La sua casa è stata distrutta dai bombardamenti e lei ha perso quel poco che aveva. Siamo a Napoli, nel 1949 e Celestina (Dea Lanzaro) è una bambina povera. (il Resto del Carlino)

Salvatores sembrerebbe guardare a Dickens, ma ben presto ci si ritrova soltanto nella polvere di quei romanzi, la stessa con la quale “Napoli-New York” si apre, dopo il crollo della casa dove viveva Celestina, unica superstite tra le macerie, che presto conosce Carmine, uno scugnizzo che vive in strada con piccoli espedienti e con il quale instaura un rapporto di amicizia infantile. (ilgazzettino.it)