L'appello incessante dei Papi: pace per i popoli di Palestina e Israele
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Città del Vaticano Lo scenario mediorientale è sempre più intricato: in Libano la tregua si dimostra fragile. In Siria i ribelli jihadisti assediano Aleppo. Si intravedono, invece, spiragli per la Terra Santa. Oggi è previsto, al Cairo, l'arrivo di una delegazione di Hamas per colloqui con i funzionari egiziani. Lo rende noto Basem Naim, alto funzionario del gruppo palestinese. La visita arriva pochi giorni dopo la dichiarazione degli Stati Uniti sull'avvio di nuovi sforzi con i mediatori Qatar, Egitto e Turchia per riprendere le trattative sul cessate il fuoco a Gaza (Vatican News - Italiano)
Ne parlano anche altre testate
Papa Francesco: "Prego per la Siria, dove la guerra si e' riaccesa" Durante l'Angelus a Roma Papa Francesco ha espresso un pensiero di pace riguardo i conflitti in corso in Siria e in Libano. Il pontefice ha rivolto un "invito urgente a tutti i politici libanesi" a eleggere "senza indugio" un presidente al fine di ripristinare il normale funzionamento delle istituzioni del Paese. (Il Mattino di Padova)
Il Pontefice al termine dell'Angelus: "La guerra è un orrore, offende Dio e l'umanità" (LAPRESSE)
Papa Francesco, durante l’Angelus dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro a Roma, si dice rallegrato dall’accordo di cessate il fuoco raggiunto tra Israele e Hezbollah, e si augura che le persone sfollate possano tornare nelle loro case. (LAPRESSE)
– “Mi rallegro per il cessate il fuoco raggiunto nei giorni scorsi in Libano”. Poi ha aggiunto che “lo spiraglio di pace che si è aperto (in Libano, ndr), possa portare il cessate il fuoco su tutti gli altri fronti”, in Medio Oriente, Gaza in primis. (Agenzia askanews)
Pressing di Papa Francesco sul Libano: spera che il cessate il fuoco possa essere rispettato da Israele e da Hezbollah, non solo per dare modo alle persone sfollate di tornare presto a casa ma pure per incentivare tutte le forze politiche libanesi – sciiti, sunniti, cristiani – a trovare la quadra ed eleggere finalmente il presidente. (ilmessaggero.it)
La guerra, che portò Francesco a proclamare nel 2013, pochi mesi dopo la sua elezione, una giornata di digiuno e preghiera, forse tra le prime del pontificato , torna come un incubo dal passato. Sono molto vicino alla Chiesa in Siria , preghiamo", ha chiesto il Papa all’ Angelus , nel corso del quale ha ribadito che «la guerra è un orrore, la guerra offende Dio e l'umanità, la guerra non risparmia nessuno, la guerra è sempre una sconfitta, una sconfitta per l’umanità intera». (Gazzetta del Sud)