Fisco, governo al lavoro su piano anti - evasione: le misure
Dal concordato alla stretta al sommerso. Il governo lavora sul doppio binario del fisco 'amico' e dello smantellamento del sommerso per allargare la base imponibile e recuperare risorse strutturali, e... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
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Proroga dell'adesione al concordato preventivo biennale al 12 dicembre con verifica dei debiti “scaduti” oltre i 5mila euro da ricalibrare.La versione vigente della norma che disciplina i requisiti di accesso al patto col fisco consentiva infatti entro i termini di adesione, ovvero lo scorso 31 ottobre 2024, di estinguere o ridurre sotto soglia 5.000 euro (quella fissata dal legislatore per sottoscrivere l'accordo fiscale) eventuali debiti fiscali e contributivi “scaduti” entro il 31 dicembre 2023. (Italia Oggi)
Il consiglio dei ministri del 12 novembre approverà il decreto legge sulla riapertura dei termini del concordato preventivo biennale. Un mese esatto per la riapertura del concordato preventivo biennale. (Italia Oggi)
Come previsto, il governo ha deciso di riaprire i termini di adesione al concordato preventivo biennale, fissando la nuova deadline al 12 dicembre. Lo ha deciso, con un decreto ad hoc, il Consiglio dei ministri, andando incontro alle richieste di molti, ma anche per provare a 'rafforzare' gli incassi della manovra. (Adnkronos)
(Adnkronos) – Dal concordato alla stretta al sommerso. Il governo lavora sul doppio binario del fisco ‘amico’ e dello smantellamento del sommerso per allargare la base imponibile e recuperare risorse strutturali, e non, per le casse dello Stato. (OglioPoNews)
Arriva stamattina in Consiglio dei ministri il decreto legge che concede i tempi supplementari sia al Governo per fare cassa sia ai contribuenti per aderire al patto con l’amministrazione finanziaria per il 2024 e il 2025. (NT+ Fisco)
E questa notizia, la riapertura dei termini per l'adesione al concordato preventivo biennale per le partite Iva, è la conferma di quanto questo governo sia in difficoltà nel trovare le risorse per la manovra di bilancio e, ancor più grave, la prova che Giorgia Meloni e Giorgetti considerano la questione fiscale come una leva per raschiare il barile e racimolare qualche soldo e come una ‘zona franca’ dove qualcuno può ‘fregare’ lo Stato". (Civonline)