Libano, cooperante italiana: “Nessuno credeva più in tregua ma situazione umanitaria resta tragica”
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Valentina Corona, capa missione di Intersos: "Questo cessate il fuoco è fragile" La tregua tra Israele e Hezbollah in Libano “è stata quasi inaspettata, nessuno più credeva che si sarebbe raggiunto un cessate il fuoco”. Così a LaPresse Valentina Corona, capa missione dell’organizzazione umanitaria internazionale Intersos in Libano. I pesanti bombardamenti a Beirut “La situazione a Beirut ieri era estremamente tesa”, racconta, “sono stati giorni di pesanti bombardamenti sulla città, non solo nei quartieri sud ma anche ad Hamra Basta, zone centralissime. (LAPRESSE)
La notizia riportata su altri media
Non è ancora chiaro se «una nuova pagina» nella storia del Libano sarà scritta, come si è augurato il presidente del consiglio libanese uscente Najib Miqati, o se la storia sarà ciclica, ma poco è importato ieri. (il manifesto)
"L’annuncio di un cessate il fuoco in Libano è uno sviluppo molto importante e positivo, ma va considerato come un punto di partenza e non come un punto di arrivo”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla giornata conclusiva della decima edizione dei ‘Rome Med Dialogues’, la conferenza organizzata dal Ministero degli Esteri e da Ispi. (Liberoquotidiano.it)
Il via libera definitivo del Parlamento europeo alla nuova Commissione Ue, nata però col minimo storico di voti a favore L’operazione di polizia, coordinata dalla Procura di Catania, contro lo streaming illegale (con un giro d’affari da 3 miliardi di euro l’anno) che ha portato a perquisizioni in 15 regioni italiane e diversi Paesi europei. (Corriere della Sera)
Perché Israele non ritira subito le sue truppe dal Libano nonostante la tregua con Hezbollah L’accordo raggiunto ieri sera per un cessate il fuoco in Libano prevede che le truppe israeliane potranno per altri 60 giorni presidiare il sud del Paese. (Fanpage.it)
Se l’accordo sul cessate il fuoco in Libano reggerà, il grande sconfitto di questo capitolo del conflitto mediorientale sarà l’Iran. La promessa di Hezbollah viene meno: quella di sostenere i fratelli di Hamas nella loro lotta contro Israele, quindi di rifiutare una tregua se non si accompagna ad una parallela cessazione dell’offensiva israeliana a Gaza. (Corriere della Sera)
Prima che ieri venisse proclamata la tanto sospirata tregua tra Israele e Hezbollah (il Libano ci ha solo messo i morti, quasi 4mila, non certo la volontà di combattere), i caccia dello Stato ebraico hanno compiuto almeno dieci bombardamenti su Beirut, secondo la strategia vista già a Gaza, che mira a ottenere dal controllo totale dei cieli l’effetto di intimidazione e terrore che non viene raggiunto via terra. (L'Eco di Bergamo)