Salvini contro Camps: "Torna in Spagna con le mani in saccoccia". E mister Open Arms perde la testa

"Vincono l'Italia e la Lega", esulta Matteo Salvini dopo la sua assoluzione nel processo Open Arms a Palermo. E il fondatore della Ong spagnola protagonista del mancato sbarco di 147 migranti nell'agosto del 2019, quando il vicepremier era ministro degli Interni nel governo Conte 1, mastica amaro, proprio come il resto delle opposizioni. "Pensava di usare i migranti per fare politica" e invece "ha perso e torna in Spagna con le mani in saccoccia", è il pensiero sarcastico che il leader leghista e vicepremier, a sentenza appena letta e con l'avvocato Giulia Bongiorno al suo fianco, davanti al plotone dei giornalisti, regala allo stesso attivista pro-migranti spagnolo (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

Poi in Aula si decise di mandarlo a processo". La mia relazione diceva che Salvini non doveva essere processato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per alcuni la sentenza nei confronti di Matteo Salvini non sarebbe mai dovuta arrivare perché, a loro avviso, era già stata emessa. Di condanna, ovviamente, e senza possibilità di appello. Sono quelli dell'esultanza precoce, quelli che dal giorno dell'inizio del processo a carico dell'allora ministro dell'Interno non hanno smesso nemmeno per un minuto di festeggiare e di trattare l'imputato come un condannato in via definitiva. (il Giornale)

Affidando a una nota le parole del fondatore, Oscar Camps, in aula; scioccato da un verdetto che sembra sdoganare la chiusura dei porti. Deliri e silenzi. (Secolo d'Italia)

Fontana: “L’assoluzione di Salvini è una sentenza positiva per l’Italia, dimostra che ci sono giudici retti”

Di contro, silenzio attonito dagli Alla Camera applausi scroscianti e liberatori non appena è giunta la sentenza di assoluzione per il vicepremier Salvini sul caso Open Arms. (Secolo d'Italia)

Con l’inevitabile intreccio dei due aspetti. La formula scelta dal tribunale per assolvere l’imputato Matteo Salvini — «perché il fatto non sussiste» — consente di dire, in attesa delle motivazioni, che i giudici hanno sposato la tesi dell’avvocata-senatrice Giulia Bongiorno (Corriere Roma)

Dimostra che nel nostro Paese ci sono tanti giudici di cui ci possiamo fidare, tanti giudici che applicano rigorosamente la legge». Sono queste le prime parole con cui il governatore della Lombardia Attilio Fontana, allontanandosi per … (La Stampa)