San Gavino, dichiarato lo stato di calamità dopo il nubifragio del 26 ottobre
Articolo Precedente
Articolo Successivo
In data odierna la Giunta Comunale di San Gavino Monreale ha deliberato lo stato di calamità al fine di fronteggiare le conseguenze dei danni cagionati dall’intensa alluvione che ha colpito il territorio nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, causando gravi allagamenti e danni a edifici, infrastrutture e attività economiche. “A fronte di questa situazione – si legge in una nota del Comune – è stato, fin dalla sera del 26, attivato il Centro Operativo Comunale (C. (San Gavino Monreale . Net)
Ne parlano anche altri giornali
"L'assessora dell'Ambiente, Rosanna Laconi, ha già svolto un sopralluogo nelle zone colpite e la Protezione civile sta predisponendo una stima dei danni: appena avremo un quadro chiaro e definito stanzieremo le risorse che potrebbero partire da una base di cinque milioni di euro". (RaiNews)
Tonnellate di detriti, la vallata squarciata dalla piena del torrente, strade impraticabili: è uno scenario devastato quello nel quale vengono effettuate le ricerche di Davide manca, il quarantunenne cagliaritano disperso dalla notte tra sabato e domenica a Monte Arcosu, quando il suo fuoristrada è stato travolto da un’ondata di piena durante il nubifragio che si è abbattuto sulla Sardegna meridionale. (L'Unione Sarda.it)
Una maglia pesante, simile a un maglione, è stata trovata oggi dai vigili del fuoco impegnati nelle ricerche di Davide Manca. I soccorritori hanno setacciato l’alveo del torrente nei pressi della diga di Medau Zirimilis, dove ieri erano stati rinvenuti resti della Jeep a bordo della quale viaggiava il velista, che è stato trascinato via a bordo della sua Jeep dal torrente in piena mentre cercava di raggiungere il rifugio dell’Oasi naturalistica del Wwf. (L'Unione Sarda.it)
Sommozzatori nel bacino della diga di Medau Zirimilis riempita dall’onda di piena. Specialisti del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale) che hanno battuto l’alveo del torrente. E ancora: droni e unità cinofile, con il supporto dei volontari del Soccorso alpino. (L'Unione Sarda.it)
Siliqua Sono 50 i vigili del fuoco impegnati nelle ricerche nell'area impervia, con squadre specialiste quali la SAF (speleo alpino fluviali), che continua a ispezionare l’alveo del torrente, i cinofili, i SAPR (sistemi a pilotaggio remoto) con droni dotati di termocamera, la squadra con sistema Dedalo e un IMSI catcher, che potrebbe riuscire a localizzare il telefono del disperso. (LinkOristano)
“Vorrei ringraziare pubblicamente – scrive Giusi – la ditta EffeAmbiente, l’Autospurgo Corrasi e Luca Floris che gratuitamente, ha portato due autobotti da Oliena per dare una mano di aiuto – alle attività commerciali del PIP e ai privati cittadini che ne ha fatto richiesta – a vuotare le cantine o gli scantinati invasi dall’acqua. (San Gavino Monreale . Net)