Meloni arrabbiata (e delusa), il gelo con Tajani e Salvini: «Chi divide poi paga»
«Raffreddare, bisogna raffreddare...». A metà pomeriggio Maurizio Lupi attraversa l’immensa navata del «transatlantico» di Montecitorio invocando metaforici estintori che spengano l’incendio. Ma le parole non bastano, tanto alto e pericoloso è ormai il falò di attriti personali, emendamenti impallinati, piccole ripicche e grandi vendette, che hanno portato la maggioranza sul filo del precipizio e scatenato la furia di Giorgia Meloni (Corriere Roma)
Su altri media
Abbassare il costo del canone è da sempre un obiettivo non della Lega ma del centrodestra. L'emendamento sul taglio del canone Rai è stato bocciato con 12 contrari e 10 a favore, con Forza Italia che ha votato contro insieme all'opposizione. (Corriere della Sera)
Lei, furiosa per le liti, chiede di abbassare i toni. Si affossano a vicenda i provvedimenti in Parlamento, si rinfacciano peso elettorale e i numeri alle Camere. (L'HuffPost)
Il dato finale è la stato spaccatura del centrodestra: FdI e Lega da una parte hanno votato a favore del taglio del canone Rai, dall’altra Forza Italia con le opposizioni ha stoppato l’emendamento del partito di Matteo Salvini. (Il Sole 24 ORE)
“Schermaglie, solo schermaglie”, dichiara. Giorgia è fuori di sé e in privato non lo nasconde: “Basta con queste ripicche da ragazzini, se qualcosa non quadra, ci mettiamo attorno a un tavolo e la risolviamo in modo riservato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I leader del centrodestra cercheranno di ricomporla, ma nelle settimane verso l'approvazione della manovra ci sarà occasione per altri 'screzi'. (Fanpage.it)
Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, rilascia un’intervista ad Affaritaliani.it che alza il livello dello scontro all’interno della coalizione di governo. (Il Fatto Quotidiano)