Il mercato europeo delle auto elettriche peggiorerà nel 2025

L'Acea, l'associazione europea dei costruttori di automobili, lancia un nuovo allarme sulla mobilità elettrica nell'UE. Citando un'analisi di S&P Global, l'associazione evidenzia un peggioramento delle prospettive per il mercato dei veicoli elettrici a batteria, che costringe l'industria automobilistica a rivalutare le previsioni per il 2024. La revisione al ribasso delle stime sulla quota di mercato delle auto elettriche per il 2025 è significativa: dal 27% previsto in precedenza al 21%. (Tom's Hardware Italia)

La notizia riportata su altre testate

Nei primi dieci mesi del 2024, oltre l’80% delle vetture elettriche usate vendute dai rivenditori italiani è stato acquistato da operatori esteri. Un recente studio condotto da AutoProff, la piattaforma di AutoScout24 dedicata ai professionisti del settore, ha rivelato una scarsa richiesta interna di veicoli elettrici. (QN Motori)

Uno scenario in cui la penetrazione commerciale dei veicoli a elettroni andrà ridimensionata: più specificamente, secondo i dati elaborati da S&P Global, nel 2025 la quota di mercato delle vetture a batteria dovrebbe limitarsi ad appena il 21% del totale, contro il 27% precedentemente previsto. (La Stampa)

Auto elettriche, il 2025 sarà tragico in Europa secondo le previsioni Le previsioni per la quota di mercato delle auto elettriche nel 2025 sono state riviste al ribasso, e passano dal 27% previsto nel primo semestre all’attuale 21%. (ClubAlfa.it)

Il 2025 sarebbe l’anno giusto per comprare un’auto elettrica?

Questa revisione al ribasso secondo ACEA rappresenta un'importante battuta d'arresto del processo che dovrebbe portare le case automobilistiche a rispettare i nuovi e più stringenti limiti sulle emissioni dal 2025. (HDmotori)

La previsione dello scorso anno sembra essersi avverata. Nonostante ciò, secondo un rapporto di Bloomberg, è vero che la domanda di auto elettriche continua a diminuire, ma il 2024 chiuderà comunque con numeri record. (ClubAlfa.it)

Il calo dei costi, facile a dirsi, è dovuto alle nuove normative europee, che impongono alle case automobilistiche di abbattere le emissioni medie di CO2 delle loro auto e furgoni. (ClubAlfa.it)