«Kinds of Kindness», Lanthimos tra manipolazione e autocompiacimento

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La sua sceneggiatura è una magnifica lezione di cinema, di quel fare cinema che crede (ancora) nelle immagini e nella loro infinita potenzialità rifiutandosi di essere l’illustrazione di un qualche script redatto secondo le regole del presente, dosato in modo da rendere il lavoro sul set prevedibile (e previsto) meglio se lineare a-b-c o già pronto per essere frullato nel futuro dell’IA. Lui cioè Jean-Luc Godard invece si è sempre affidato fino alla fine a ciò che vediamo, a un «invisibile che rende l’invisibile», che non è uno scioglilingua ma una dichiarazione poetica e politica. (il manifesto)

Su altri giornali

Cannes, Emma Stone e il cast di "Kinds of Kindness" sul red carpet 17 maggio 2024 (Il Sole 24 ORE)

La coppia cinematografica del momento ha fatto il suo ingresso trionfale sulla Montée des Marches per presentare Kinds of Kindness, terza collaborazione tra Yorgos Lanthimos ed Emma Stone. (ComingSoon.it)

is Flying), un poliziotto preoccupato dal fatto che la moglie dispersa in mare sia tornata e sembri un’altra persona. Il secondo (R.M.F. (The Hot Corn Italy)

Al Festival di Cannes 2024 è stato presentato Kinds of Kindness, il nuovo film di Yorgos Lanthimos, e le reazioni dei critici sembrano positive. Il film Kinds of Kindness diretto da Yorgos Lanthimos è stato proiettato in anteprima al Festival di Cannes 2024 e le prime reazioni sembrano confermare che il regista ha deciso di tornare ad atmosfere più dark rispetto ai progetti recenti. (Movieplayer)

Un ritorno alle origini con i mezzi e gli attori che la recente consacrazione gli permettono. Chi credeva che con Povere creature! avesse messo la testa a posto, realizzando finalmente un film dalla parte giusta della storia, ovvero femminista, movimentista, aperto al futuro, dovrà immediatamente ricredersi. (cinematografo.it)

Certo, sul tappeto rosso il divo 74enne fa sempre la sua figura accanto alla giovane moglie spagnola Alexandra e alla compagna di set Uma Thurman. Ma ora che entrambi hanno i capelli orgogliosamente bianchi e il tempo fa il suo giro, il maestro della nuova Hollywood lo ha voluto protagonista di una storia crepuscolare, «Oh, Canada», sull’ultima fase della vita di un malato terminale. (ilmattino.it)