Le nuove definizioni di credito inesistente e i più ridotti margini per le sanzioni aggravate

La definizione di credito d’imposta “inesistente” oggi si sdoppia e, per effetto delle modifiche apportate al sistema sanzionatorio tributario dall’articolo 1, D.Lgs. 87/2024, si rinviene ora all’articolo 1, comma 1, lettera g-quater, D.Lgs. 74/2000, recante, a sua volta, le disposizioni comuni alle sanzioni penali e amministrative. In conseguenza della novella, il concetto di credito “inesistente” è adesso identificato dalla legge in maniera specifica, non solo perché contrapposto al concetto di credito “non spettante”, di cui alle distinte previsioni dell’articolo 1, comma 1, lettera g-quinquies, del citato D. (Euroconference NEWS)

Ne parlano anche altri media

Il decreto di revisione delle sanzioni tributarie (D.Lgs. n. (Ipsoa)

Il decreto Sanzioni, che rientra nella riforma fiscale, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Prevede l’alleggerimento delle sanzioni tributarie, che toccherà anche i bonus edilizi. Le percentuali previste prima di questo provvedimento andavano dal 30% fino al 200% dell’importo compensato, a seconda della tipologia di credito (“inesistente” o “non spettante”). (Sky Tg24 )

1) Nuove sanzioni amministrative: regole di base Non vengono modificate le regole di riferibilità della sanzione amministrativa, rappresentata dalla sanzione pecuniaria (e dalle sanzioni accessorie) alla persona fisica che ha commesso o ha concorso a commettere la violazione (art. (Fiscoetasse)

Omessi versamenti ritenute e Iva con doppia soglia di punibilità

L'omesso versamento IVA alla luce dell'entrata in vigore, il 29 giugno 2024, del D.lgs. n. 87/2024 Con il recentissimo D.lgs n.87/2024 (in vigore dal 29 giugno 2024), il legislatore ha attuato un'importante revisione del sistema fiscale. (Studio Cataldi)

Dal 1° settembre 2024 le sanzioni relative alle frodi sui bonus edilizi saranno più basse. A prevederlo è il Decreto Sanzioni. Tra le novità in arrivo sono citate le regole per le sanzioni relative ai bonus edilizi. (Tutela Fiscale del Contribuente)

Le modifiche ai reati di omesso versamento delle ritenute e dell’Iva entrate in vigore lo scorso 29 giugno in virtù del principio del favor rei esplicano effetti sia per le violazioni commesse in passato (e non ancora scoperte), sia, soprattutto, per i procedimenti pendenti. (NT+ Fisco)