Non solo odio politico, l’attentato a Trump è lo specchio dell’America armata: record di stragi negli ultimi 4 anni. L’AR-15 il fucile più venduto
“Non c’è posto per la violenza negli Stati Uniti d’America”. Il presidente Joe Biden, poco dopo aver parlato con Donald Trump, vittima dell’attentato armato dal quale è uscito con una ferita all’orecchio, ha forse pensato che queste parole fossero necessarie, una presa di posizione ma anche un messaggio forte da lanciare al popolo americano, con la tensione politica alle stelle a pochi mesi dalle elezioni più polarizzanti della storia. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
Nelle 48 ore precedenti all'apertura del fuoco contro l'ex presidente Donald Trump, il ventenne Thomas Matthew Crook ha fatto una serie di soste nella sua città natale, nella periferia di Pittsburgh, e nei dintorni. (ilmessaggero.it)
Edward Luttwak è convinto che a Usa 2024 ormai non ci sia più storia: «Se non succede nient’altro di drammatico, l’attentato a Trump gli assicura la vittoria il prossimo novembre, e da Presidente cercherà di convincere Putin a fare la pace in Ucraina». (Open)
Ma nella vita, anonima e normale prima di diventare «quello che ha sparato a Trump», di Thomas Matthew Crooks ci sono diversi elementi particolari, così come nell'organizzazione dell'attentato. E di certo è complicato fare un'analisi postuma. (il Giornale)
Anche se sono molto diverse tra loro, hanno tutte una cosa in comune: nessuna razionalità. (Fanpage.it)
NEW YORK — I fotografi al seguito di Donald Trump dicono tutti la stessa cosa: è come finire in un vortice quando ti trovi accanto a lui. Può sempre succedere qualcosa. (la Repubblica)
Il 13 luglio, durante il comizio elettorale dell’esponente repubblicano in Pennsylvania, l’attentatore ventenne Thomas Matthew Crooks – successivamente ucciso dalla polizia – ha sparato almeno sette colpi da un tetto situato a poco più di cento metri dal palco da dove parlava il politico americano, uccidendo una persona e ferendone diverse, tra cui l’ex presidente, lievemente ferito all’orecchio destro. (L'INDIPENDENTE)