Influenza australiana, primi casi in Italia. Andreoni: «Ci aspettiamo 200mila contagi a settimana, difficile ipotizzare un picco»

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ilmessaggero.it SALUTE

I primi casi di influenza australiana sono già stati isolati in Piemonte e Lombardia ma, spiega il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana malattie infettive e tropicali e professore ordinario all'università Tor Vergata di Roma «anche nel Lazio e nella Capitale si stanno esaminando diverse segnalazioni di sindromi influenzali, nelle prossime ore avremo il responso ed è plausibile che stia circolando anche in questa regione. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Come si cura? E come risconoscerla? Le risposte del direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva dell'università Statale di Milano. Si tratta della variante H3N2, che secondo il monitoraggio avvenuto in Australia ha sintomi che durano per circa otto giorni. (ilgazzettino.it)

«Primi casi di influenza in Lombardia» e non solo. Ma perché Australiana? Solo perché in Australia hanno l'inverno prima di noi?». (leggo.it)

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L'influenza australiana è arrivata in Italia, ecco quali sono i sintomi e cosa ci aspetta

Sono diversi i casi di scabbia accertati tra i pazienti del Sorano che si sono rivolti ai rispettivi medici curanti oppure ai dermatologi del comprensorio. La notizia “serpeggia” già da qualche giorno ma, formalmente, non trova conferma dalla ASL, eppure la prevenzione a garanzia della salute del cittadino dovrebbe essere una priorità per l’Azienda Sanitaria. (Frosinone News)

Anche quest’anno il Ministero ha inserito nella categoria delle persone a cui è raccomandato il vaccino gratuito anche i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni. PER CHI È CONSIGLIATA LA VACCINAZIONE? La vaccinazione antinfluenzale viene offerta gratuitamente a: - persone di età uguale o superiore a 60 anni con particolare riguardo a operatori e residenti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche - donne in gravidanza, indipendentemente all’età gestazionale o in post partum - medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; - soggetti di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti - persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59 anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all'influenza (compresi i conviventi) - addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell'ordine e protezione civile in servizio attivo, compresi i Vigili del fuoco, Carabinieri, Militari e la Polizia municipale; - personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali - personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani - volontari in ambito sociosanitario e donatori di sangue - bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni. (il Resto del Carlino)

I sintomi Distinguere l'influenza da altri virus respiratori non è semplice. (WIRED Italia)