Dazi, il Pil mondiale frena al 3,1%. Bce: incertezze sul taglio dei tassi

Brutto affare i dazi americani per la crescita globale, per le pressioni sull’inflazione e quindi anche per la rotta delle Banche centrali. A certificare lo tsunami possibile questa volta è l’Ocse, che vede abbattersi la scure in particolare su Usa, Canada e Messico. Un po’ meno sull’Ue. Eppure Donald Trump tira dritto: «Nessuna intenzione» di fare marcia indietro sui dazi su acciaio e alluminio, ha detto in volo dall'Air Force One: linea dura verso tutti, alleati e non. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altre testate
I dati più recenti in arrivo dall'economia… Il primo prezzo dei dazi è quello pagato in termini di incertezza. (L'HuffPost)
E’ salato il conto della guerra commerciale scatenata dalla Casa Bianca: l’alert emerge chiaro dalle nuove stime dell’Ocse, secondo cui la crescita mondiale è destinata a ridursi a causa "delle barriere commerciali più elevate in diverse economie del G20 e di una maggiore incertezza geopolitica che grava su investimenti e spesa delle famiglie". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
I dati, contenuti in un aggiornamento di interim dell'Economic Outlook risultano, rispettivamente, di 0,2 e 0,3 punti percentuali più bassi rispetto alle stime dello scorso dicembre. L'Ocse ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l'Italia, in linea con i tagli effettuati su tutta l'economia globale. (il Dolomiti)

L’Ocse evidenzia come la frammentazione economica globale rappresenti una sfida critica. L’aumento delle barriere commerciali rischia di rallentare ulteriormente l’espansione economica e di favorire una crescita dell’inflazione. (Spazio50)
Il sentiment delle imprese e dei consumatori invece di migliorare si è indebolito in alcuni Paesi, mentre le pressioni inflazionistiche continuano a persistere in diverse economie. A livello mondiale la crescita è rimasta solida nel 2024 (+3,2%) ma i recenti indicatori di attività parlano di un assottigliamento delle prospettive di crescita globale. (Milano Finanza)
Secondo l’Ocse la guerra commerciale, nonostante sia solo alle sue battute iniziali, getta già forti ombre sui futuri sviluppi dell’economia internazionale. I dazi imposti dall’amministrazione Trump, insieme alle contromisure da parte dei Paesi colpiti, sono infatti “una forte minaccia alla crescita dei prossimi anni: in uno scenario in cui un aumento della frammentazione economica colpirebbe duramente tutto il mondo, con effetti severi come un nuovo rialzo dell’inflazione“. (LAPRESSE)