VIDEO Uragano Milton, il centro di Fort Myers in Florida inondato
Nei video sui social i danni della perturbazione che si è abbattuta sulla città costiera Il centro di Fort Myers, nella Contea di Lee in Florida, è completamente allagato a causa della mareggiata provocata dal vento dell’uragano Milton. Nei video diffusi sui social si vedono i danni provocati dalla perturbazione che si è abbattuta sulla città costiera. L’uragano Milton ha portato una mareggiata su gran parte della costa del Golfo della Florida, oltre a Fort Myers sono state colpite altre aree densamente popolate come Tampa, St. (LAPRESSE)
La notizia riportata su altri media
Il tetto in tessuto dello stadio dei Tampa Bay Rays a St. Petersburg, in Florida, è stato fatto a pezzi dal passaggio dell'uragano Milton, che si è abbattuto sulla Florida portando raffiche di vento superiori alle 100 miglia orarie e inondando alcune zone dello Stato. (Liberoquotidiano.it)
Classificazione e Impatto: L’uragano è stato declassato a categoria 1, ma ha comunque portato venti fino a 160 km/h. Le raffiche di vento e le forti piogge hanno causato inondazioni diffuse, specialmente nella zona della baia di Tampa (MeteoLive.it)
Milton ha provocato danni anche in altre aree del golfo della Florida densamente popolate come Tampa, Sarasota e St.Petersburg. A causa della forza d'urto dell'uragano Milton, il centro di Fort Myers, in Florida, è completamente allagato. (la Repubblica)
Pronta per l’uragano“. Su Instagram ha condiviso una foto con la spiaggia deserta le nuvole nere in arrivo: “Siamo solo io e il cane. (Il Fatto Quotidiano)
L'uragano Milton e i multi tornado. Spinto da venti che viaggiavano a 210 chilometri orari ha toccato terra sulle coste della Florida, intorno alle 3 di notte, ora italiana. (ilmessaggero.it)
L’uragano Milton, seppure declassato, sta devastando la Florida. Case scoperchiate, milioni di cittadini senza corrente elettrica mentre le autorità locali hanno costretto moltissime persone ad abbandonare le loro abitazioni per sfuggire alla furia dell’uragano. (La Stampa)