La strage dopo il compleanno, così il 17enne ha ucciso mamma, papà e fratellino: "Mi sentivo oppresso"
La notte più lunga finisce alle 17.12 in punto. Il cancello grigio della caserma si apre, si intravedono due auto. Il traffico sulla vicina via Arturo Toscanini è sostenuto, in molti tornano dal vicino centro commerciale o da una gita fuori porta. Le macchine dei carabinieri devono azionare sirene e lampeggianti per farsi spazio. Nella prima ci sono soltanto due miilitari a bordo. Su quella dietro, invece, sui sedili posteriori del lato destro, siede un ragazzino di 17 anni. (MilanoToday.it)
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La strage e la confessione: «Ero un corpo estraneo nella mia famiglia». «Ho preso un coltello da carne, ho colpito mio fratello ma senza una ragione precisa». «Non avevo un dialogo con nessuno. Era come se nessuno mi comprendesse» (Open)
Ho pensato che uccidendoli tutti mi sarei liberato da questo disagio". "Mi sentivo un corpo estraneo nella mia famiglia. (Fanpage.it)
Ha tentato di fornire una ricostruzione fantasiosa nelle prime ore dopo il delitto, di scaricarsi la responsabilità sostenendo che aveva ucciso il padre perché lui aveva ucciso la madre e il fratello. Ma sono bastate poche ore di interrogatorio al 17enne per crollare e raccontare la verità, quella che gli investigatori sospettavano fin dall'inizio. (il Giornale)
La misura è scattata al termine di un lungo interrogatorio presso i carabinieri di Paderno Dugnano, alla presenza della procuratrice dei minori Sabrina Di Taranto. Al momento il triplice delitto non avrebbe un movente chiaro, per il quale forse «bisognerà attendere a lungo per spiegare un gesto così atroce», come appreso da fonti giudiziarie. (Gazzetta di Parma)
La strage familiare di Paderno Dugnano, Lancini: “Occorre aiutare i ragazzi, solo così possiamo aiutarli a elaborare il loro disagio e a trovare alternative alla violenza” Di (Orizzonte Scuola)
Il giovane, arrestato ieri dopo aver ammesso le sue responsabilità sul triplice omicidio del fratellino Lorenzo, di 12 anni, della madre Daniela, di 48, e del padre Fabio, di 51, uccisi in casa a coltellate, non ha saputo spiegare meglio quello che è scattato nella sua mente, apparendo pentito in più circostanze e inframezzando il suo racconto con scoppi di pianto. (Il Piccolo)