La pagella del Mereghetti: Salvatores e il Fellini inedito. La bontà delle favole di ieri (voto: 6½)
Il nuovo film di Gabriele Salvatores chiede allo spettatore un atto di fiducia. Fiducia per accettare una favola che non vuole essere né realistica né fantastica ma che si pone in quello spazio mediano dove quello che è stato inventato è tutto autentico. La frase, sull’autenticità dell’invenzione, è di Federico Fellini: l’ha scritta a Tullio Pinelli e non potrebbe funzionare meglio per un film che nasce proprio da un soggetto mai realizzato di Fellini e Pinelli. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altre testate
Il grande sogno, quello dell’America, di New York, come era vissuto negli anni Quaranta. Un sogno ancora più grande se visto dal basso, da molto in basso, dall’altezza di due bambini. È Napoli – New York, il nuovo film di Gabriele Salvatores, che è stato presentato ieri a Roma, al Cinema Adriano, ed è in arrivo al cinema dal 21 novembre. (Youmark)
Il regista premio Oscar è il protagonista del nostro appuntamento con "A cielo aperto" e con Arianna Finos si lascia andare a riflessioni sulla vita, sull'arte, sul lavoro. Aneddoti e ricordi in attesa dell'uscita del suo nuovo film, "Napoli - New York", atteso in sala il 21 novembre: una "favola" sull'emigrazione nel Dopoguerra, protagonista Pierfrancesco avino, e un regalo da Fellini, che scrisse la sceneggiatura insieme a Tullio Pinelli, e oggi è Salvatores a portarla sullo schermo. (la Repubblica)
I due bambini si uniscono ai tanti emigranti italiani in cerca di fortuna in America e sbarcano in una metropoli sconosciuta, che dopo numerose peripezie, impareranno a chiamare casa. Una notte, s’imbarcano come clandestini su una nave diretta a New York per andare a vivere con la sorella di Celestina emigrata mesi prima. (Cinecittà News)
Prodotto da Paco Cinematografica con Rai Cinema, il lungometraggio è ambientato nell’immediato dopoguerra, tra le macerie di una Napoli piegata dalla miseria, in cui i piccoli Carmine (Antonio Guerra) e Celestina (Dea Lanzaro) tentano di sopravvivere come possono, aiutandosi a vicenda. (ilmattino.it)
Questo, in estrema sintesi, il formidabile soggetto scritto da Federico Fellini, non ancora regista, e da Tullio Pinelli nella seconda metà degli Quaranta (pubblicato da Augusto Sainati dieci anni fa per Marsilio e oggi nuovamente in libreria aggiornato) che è diventato un film diretto da Gabriele Salvatores, Napoli New York dal 21 novembre nei cinema. (il Giornale)
Sul set ha recitato con Favino: “Mi ha insegnato che non dobbiamo mai montarci la testa, dobbiamo restare umili”. (LAPRESSE)