Ilaria Salis, chiesta revoca dell'immunità dall'Ungheria, Kovacs: “Sei una delinquente arrestata per aggressioni non una martire”

Da Strasburgo, in occasione della sessione plenaria del Parlamento europeo, gli eurodeputati dell'Ungheria hanno annunciato che il loro Paese ha chiesto la revoca dell'immunità per Ilaria Salis, accusata a Budapest di lesioni e partecipazione a un'associazione criminale. La richiesta farà dunque cominciare a breve un iter che passerà dalle Commissioni, dove la neoparlamentare verrà ascoltata in audizione con in seguito il voto in plenaria. (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

Quando abbiamo sentito Ilaria Salis che intonava "bella ciao" contro l'Ungheria dai banchi del Parlamento Europeo non abbiamo potuto trattenerci dal desiderio di risponderle con un'altra nota canzone, opportunamente rivisitata: "o partigiano, portali via". (Il Giornale d'Italia)

Lo hanno annunciato gli eurodeputati ungheresi di Viktor Orban durante la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Ilaria non è “una martire”, ma “una comune criminale” è quanto ha scritto il portavoce per le relazioni internazionale del governo ungherese Zoltan Kovacs su X, dopo che l’europarlamentare italiana ha denunciato il tentativo dell’Ungheria di farle revocare l’immunità parlamentare. (LA NOTIZIA)

La commissione giuridica del Pe non esamina la colpevolezza o meno del deputato. Si limita a stabilire se dalla necessità di salvaguardare l'indipendenza del Parlamento discenda un ostacolo per il procedimento giudiziario (AGI - Agenzia Italia)

Beccata con la cocaina continuava a spacciare dai domiciliari: 51enne finisce in carcere

Non è una coincidenza che la trasmissione della richiesta al Parlamento sia avvenuta il 10 ottobre, il giorno successivo al mio intervento in Plenaria sulla presidenza ungherese, quando ho criticato duramente l’operato di Orbán. (Adnkronos)

Ilaria Salis, europarlamentare eletta con Avs, è recentemente finita sotto i riflettori per una controversia giuridica che ha stimolato ampi dibattiti sia nelle istituzioni dell’Unione Europea che al di fuori di esse. (Nicola Porro)

Il personale della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. La cinquantunenne era in regime degli arresti domiciliari di seguito all’arresto in flagranza di reato avvenuto nel giugno di quest’anno a Frosinone, dove era stata sorpresa, a bordo della propria auto, con un quantitativo significativo di cocaina. (Frosinone News)