Epifenomeno Tony Effe. Al mondo piacciono sempre di più leader maschilisti, comprese le donne

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Violenza sulle donne

Leggo un po' ovunque, rilanciati in molti post sui social e in parecchi editoriali, brani dei testi di Tony Effe, e sì, obiettivamente sono terribili e pieni di un maschilismo violento, anche se molto esibito e carico di effetti di scena (oltre che di richiami a un “genere” alquanto codificato). Tanto che mi chiedo: perché piace a ragazzi e ragazze cresciuti in un mondo - con tutte le sue sacche di resistenza e ottusità e tutte le sue disparità ancora molto attive - sostanzialmente molto più equilibrato tra i generi di quanto non fosse prima? Cosa intercetta e declina? Quale “controcultura”, ci piaccia o no, comunque incarna (e il sessismo non ne è il movente ma la mobilitazione aggressiva, sfidante – forse pure a un basso o nullo livello di consapevolezza – d’un essere “contro” a prescindere, su cui si chiede di colludere dentro uno scenario volutamente estremo)? Di quali leve si serve, quali cose appella, in un mondo in cui comunque le ragazze non mettono minimamente in discussione la loro libertà di essere, fare, scegliere (pure i partner e i ruoli sessuali)? Un successo di questo genere – e dunque il pasticcio del Comune di Roma, che davvero poteva evitarsi la brutta figura: se ritieni un artista “divisivo” non invitarlo, invece di mostrare che te ne accorgi all’improvviso solo perché te lo fanno notare – ha sue determinanti e spiegazioni di cui ci serve parlare, che ci serve capire, ben oltre la superficiale condanna di testi e contenuti (non certo una novità in certi generi musicali). (L'HuffPost)

La notizia riportata su altre testate

Il trapper, come è ormai noto, ha lanciato un suo contro-concerto al Palasport a prezzo politico (10 euro) e da due giorni vende biglietti su biglietti centellinando nel frattempo indizi e novità per far salire l'attesa. (Tiscali Notizie)

E c'è Io credo che questo signore non pensi le cose che ha scritto ma lo abbia fatto per fare colpo. (Secolo d'Italia)

«Tesoro che ce frega del Comune, ne faccio un altro di concerto». Il trapper Tony Effe, seduto su una poltrona in pelle nera all’interno della Discoteca laziale risponde così a chi tira fuori la questione del concertone al Circo Massimo saltato per le polemiche sui testi sessisti. (Repubblica Roma)

Colleferro. Finale con tombolata per il “Primo Villaggio di Dante Natale” organizzato presso la Scuola “Dante Alighieri”

Non si capisce perché un artista dovrebbe essere esentato dall’obbligo di rispettare la dignità delle donne e ancor meno si capisce perché mai i contribuenti dovrebbero pagare le sue esibizioni sessiste e volgari. (FIRSTonline)

“Pentito di aver rinunciato a Tony Effe? No, abbiamo fatto una scelta di principio che rivendico”. “L’errore è non averla fatta prima, mi sono scusato anche con Tony Effe“, ha detto il primo cittadino parlando del caso del concerto di Capodanno a Roma (LAPRESSE)

COLLEFERRO – Venerdì 20 Dicembre, presso la scuola Dante Alighieri dell’I.C. Alfredo Vinciguerra, si è conclusa, con una splendida tombolata, l’iniziativa del “Primo Villaggio di Dante Natale”, alla presenza della Dirigente scolastica Marika Trezza e della vice Arianna Grossi. (Cronache Cittadine)