La storia di Conte all'Inter: una finale europea persa e lo Scudetto della rinascita
Il ritorno di Conte a San Siro da avversario sulla panchina del Napoli, in nerazzurro due anni vissuti intensamente. Antonio Conte è così. Tutto e subito, prendere o lasciare. Non ci sono mezze misure per chi vive con un solo pensiero in testa: vincere. Lo sanno bene alla Juventus, dove ha trascorso gran parte della sua vita calcistica tra campo e panchina. Ma lo hanno capito presto anche all'Inter. (Goal Italia)
Su altre fonti
Strappi costruttivi, direbbero gli psicologi di coppia. Nonostante al vertice del club ci fosse Marotta che lo volle ad ogni costo. (CalcioNapoli1926.it)
Marco Macca Redattore 8 novembre 2024 (modifica il 8 novembre 2024 | 08:17) Antonio Conte all'Inter ha dato prova della sua bravura, riportando i nerazzurri al successo dopo il lungo dominio della Juventus (fcinter1908)
"Conte, emblema dell’odiata Juventus, fu chiamato all’Inter proprio per porre fine all’oltraggioso dominio bianconero (otto scudetti di fila, poi diventati nove)", scrive il Corriere dello Sport ripercorrendo i due anni del tecnico a Milan (ilBianconero)
Oggi l’assalto al primato di Conte arriva dal nord nerazzurro e molto argentino, dall’Inter del Toro Lautaro e dall’Atalanta del bomber Retegui, azzurro per la felice intuizione di Mancini, ma evidentemente bonaerense, nato e cresciuto a 20 km da Buenos Aires. (fcinter1908)
Qual è l’obiettivo stagionale del Napoli? La domanda sorge spontanea visto il continuo ‘giocare a nascondino’ di Antonio Conte, senz'altro uno degli allenatori italiani più vincenti (almeno tra i confini nazionali) ma anche uno di quelli che più ci ha abituato ad abbandonare la nave in corsa quando il profumo di successo inizia a svanire. (Fcinternews.it)
Eppure c’ è stato un tempo in cui lo stadio Meazza era casa. Stavolta non busserà alla porta con un mazzo di fiori o una scatola di cioccolatini. (ilmattino.it)