«Tutti o nessuno», la decisione su Fitto slitta a data da destinarsi: il voto in blocco dei vicepresidenti per evitare veti incrociati

I gruppi politici avrebbero deciso di votare i sei candidati alla vicepresidenza tutti insieme per evitare sgambetti reciproci e veti incrociati Da BruxellesSlitta «a data da destinarsi» il voto su Raffaele Fitto e, probabilmente, gli altri candidati alla vicepresidenza esecutiva della Commissione europea. Oggi, martedì 12 novembre, è il giorno delle ultime audizioni per i futuri componenti dell’esecutivo guidato da Ursula von der Leyen. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Rinviato a data da destinarsi, il giudizio sui vicepresidenti della Commissione Ue, con Raffaele Fitto tenuto sulla graticola dai veti incrociati di socialisti e popolari. In mattinata l’esponente italiano è stato ascoltato dalla commissione parlamentare per gli Affari regionali. (Il Fatto Quotidiano)

Raffaele Fitto, commissario designato come vicepresidente della Commissione Europea, ha letto di fronte ai parlamentari Ue il suo discorso di presentazione. Nessun errore grammaticale, ma la sua pronuncia scolastica è stata notata da molti sia in aula che fuori (Corriere TV)

Lo dice il capodelegazione di Fratelli d’Italia a Bruxelles Carlo Fidanza, durante un briefing con gli eurodeputati italiani organizzato a Bruxelles dal Parlamento Europeo dopo l’audizione in commissione Regi di Raffaele Fitto. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Fitto si presenta: «Io qui per l'Europa» Ma è stallo, maggioranza Ursula divisa

Gli occhi di tutti sono soprattutto per il candidato italiano Raffaele Fitto, compagno di partito della premier Giorgia Meloni, cui dovrebbero andare le importanti deleghe della Coesione e delle Riforme. (EuNews)

"Socialisti e democratici contastano la vicepresidenza di Fitto al di là delle sue capacità. Se metti tra i 4 vicepresidenti esecutivi un parlamentare di Ecr, che non è certo una forza europeista, che non ha votato a luglio per Von der Leyen, stai cambiando la maggioranza che ti sostiene". (la Repubblica)

Non sono qui per rappresentare uno Stato membro. Questo era chiamato a provare davanti alla commissione Sviluppo regionale del Parlamento europeo per meritare la vicepresidenza esecutiva, perché la sua preparazione sulla politica di coesione — il suo portafoglio — era già nel suo curriculum: governatore della Puglia, ministro per la Coesione territoriale, europarlamentare proprio nella commissione Regi, ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr. (Corriere della Sera)