Esplode una bombola di gas a Napoli e crolla il tetto di un basso a Forcella, almeno tre i feriti gravi

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Virgilio Notizie INTERNO

Un forte boato ha scosso il quartiere popolare di Forcella, nel centro storico di Napoli. Poi, l’esplosione. Una bombola di gas è esplosa all’interno di un basso, provocando il crollo del tetto. Almeno tre i feriti gravi, mentre forze dell’ordine e cittadini volontari scavano a mani nude tra le macerie per portare in salvo le altre persone coinvolte nell’incidente. Esplode una bombola di gas a Forcella Attorno alle ore 19:00 di sabato 31 agosto è esplosa una bombola di gas in un palazzo in vico Pace, nel quartiere di Forcella, a Napoli. (Virgilio Notizie)

Su altri media

L’incidente, avvenuto intorno alle 19, ha fatto tremare l’intera zona, gettando nel panico i residenti. Una serata di terrore ha scosso il rione di Forcella, a Napoli, dove un’esplosione ha causato il crollo di un solaio in un edificio di vico Pace. (Il Fatto Vesuviano)

Si sono fronteggiati tra piazza IV novembre e via Porta Leone a colpi di mazza e di pugni. La rissa scoppiata la scorsa notte a Pontecorvo ha provocato quattro feriti e fatto scattare l’indagine dei carabinieri. (Frosinone News)

È stata disposta l'evacuazione delle otto famiglie residenti nello stabile del centro di Napoli dove l'esplosione di una bombola di gas in un locale al piano terra ha causato ieri il crollo di un solaio. (L'Unione Sarda.it)

Fuga di gas ed esplosione a Napoli, 3 feriti (AGI - Agenzia Italia)

Sono in gravi condizioni, per fratture e ustioni, i tre feriti che ieri sono stati travolti dall'esplosione di una bombola del gas a Forcella, in vico Pace, nel cuore di Napoli; hanno 41, 42 e 60 anni e sono tutti originari dello Sri Lanka. (Ottopagine)

Napoli. «Aggredire medici, infermieri e personale sanitario significa di fatto negare il futuro a questa terra, trasformare la passione in disillusione. La sanità in Italia è pubblica e gratuita eppure c’è un prezzo da pagare sempre più alto per chi invece è in prima linea e ci lavora». (Impresa Italiana)