Venere influencer, l’ultima gaffe del ministero
Non si arrestano le polemiche sulla scelta della ministra del Turismo Daniela Santanché di utilizzare la Venere di Botticelli in versione influencer per la promozione turistica delle bellezze d’Italia. Ora al centro delle critiche finisce il video parte della campagna Open to meraviglia in cui si vede un gruppo di amici che brinda in onore del Belpaese. La scenografia lascia pensare che le immagini siano state girate in Italia, con risorse italiane. (Open)
Ne parlano anche altre fonti
L’attore posta su Instagram una foto che lo ritrae mentre mangia la pizza in piazza San Marco, a Venezia: «Ve la facevo io la pubblicità... (Corriere della Sera)
Nell’articolo non si fa riferimento alle ‘meraviglie’ della campagna, probabilmente venute fuori dopo la sua pubblicazione. Un riassunto veloce per chi si fosse distratto: non ne è stato registrato il dominio, una parte del video è in realtà girato in una cantina in Slovenia (il proprietario ringrazia per tutta la pubblicità gratis), la traduzione in tedesco era a dir poco approssimata (erano stati tradotti i nomi di alcune città italiane). (Corriere)
di Francesca Marsili L'ANALISI della filosofa Lucrezia Ercoli che nel suo libro su Chiara Ferragni del 2020 aveva utilizzato la stessa immagine in copertina. Anche gli errori di traduzione dell'intelligenza artificiale nel mirino per la campagna di promozione turistica dell'Italia da 9 milioni che ha suscitato molte polemiche (Cronache Maceratesi)
È nata da nemmeno una settimana e ogni giorno inciampa in uno svarione. Scelta dal Ministero del Turismo (quello retto da Daniela Santanché) per promuovere il nostro Paese, ideata dal Gruppo Armando Testa, la campagna «Italia: Open to meraviglia» è costata 9 milioni di euro, peccato che nessuno si è ricordato di registrare il dominio del sito. (Il Manifesto)
Più giovane, per modalità di narrazione, con tanto di influencer virtuale, seppure storica: la Venere di Sandro Botticelli, ripensata in chiave pop. Tra hashtag e polemiche, l'Italia illustrata nella nuova campagna internazionale di promozione turistica del ministero del Turismo ed Enit "Open to meraviglia", presentata giovedì scorso a Roma, effettivamente stupisce. (ilmessaggero.it)
Per questa campagna pubblicitaria, il Ministero del Turismo ha utilizzato la Venere di Botticelli con eccessiva disinvoltura, plagiando anche alcuni scatti di Chiara Ferragni. Da giorni, la Rete e i social sono occupati da critiche e da polemiche generate da «Open to meraviglia» (uno slogan infelice nel suo accostare una parola italiana e una inglese, degno del «Very Bello» di qualche anno fa). (Corriere della Sera)