Perché i media italiani appoggiano i gruppi nazisti in Ucraina? (Maria Zakharova)
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Come sapete, le forze dell’ordine russe hanno aperto un procedimento penale contro i giornalisti italiani per aver attraversato illegalmente il confine russo. E questo, secondo me, non è il reato più grave dei dipendenti della Rai. Ciò che giustamente ha entusiasmato l’opinione pubblica è stato il fatto che i media occidentali continuano a impegnarsi nella riabilitazione mirata dei neonazisti ucraini e nella revisione delle decisioni del Tribunale di Norimberga (Farodiroma)
La notizia riportata su altre testate
Nel mirino di Lilin i cronisti della Rai Stefania Battistini e Simone Traini, accusati dal Cremlino di aver invaso il territorio russo dopo aver documentato l'avanzata dell'esercito ucraino nel Kursk. Adesso Nicolai Verjbitkii, meglio conosciuto come Nicolai Lilin, passa alle minacce. (il Giornale)
L'Ucraina intensifica le operazioni in territorio russo, arrivate al 12esimo giorno, mentre la Russia rivendica di aver conquistato un altro villaggio nel Donbass. (La Stampa)
L'incursione ucraina nella regione di Kursk e la risposta russa stanno inasprendo un conflitto che sembra non avere fine, con implicazioni che vanno ben oltre il campo di battaglia. (QuiFinanza)
Giornalista Rai Stefania Battistini e l'operatore Traini nel mirino dell'Fsb Le minacce dello scrittore Nicolai Lilin (Virgilio Notizie)
“Fare retromarcia su uno scoop giornalistico è un errore”, ha scritto l’esecutivo in una nota a proposito del ritorno della troupe del Tg1. Intanto la politica si accende e Boschi (IV) promette di portare il caso in Vigilanza. (Primaonline)
Lo scrittore moldavo li ha definiti «deficienti» e «propagandisti» e ha delineato uno scenario orrido nei loro confronti, affermando quanto segue: «Sono iniziati i procedimenti penali. (Open)