Cremlino: Putin vuole parlare a Trump, ma gli obiettivi della Russia in Ucraina non sono cambiati

Milano, 8 nov. – Le parole di Vladimir Putin sulla sua disponibilità a discutere una soluzione in Ucraina con Donald Trump, che ha vinto le elezioni presidenziali americane, non significano che gli obiettivi della Russia stiano cambiando in Ucraina: lo ha detto il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov secondo i media russi.Il presidente russo – sostiene Peskov – non ha mai detto che gli obiettivi dell’operazione militare stavano cambiando. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre fonti

PREZZO BASE D’ASTA: euro 86.981,12 Per info: 090.9148111, 090.9148222 (Normanno.com)

Trump-Putin: dialogo a distanza sull’Ucraina Servizio di Marco Burini (TV2000)

LONDRA – Ci eravamo tanto amati, per quattro anni e forse più. (la Repubblica)

Putin si congratula con Trump: le idee su Ucraina meritano attenzione

Ma, a differenza del novembre 2016, ora a Mosca non si è brindato alla vittoria di Donald Trump. Come ha indicato con i suoi modi ineleganti l’ex presidente Medvedev, il «fronte anti-russo» a Washington è «bipartisan». (L'Eco di Bergamo)

"Oggi nel mondo è rimasto un solo blocco, tenuto insieme dai cosiddetti obblighi, da rigidi dogmi ideologici e cliché: l'Organizzazione del trattato del Nord Atlantico che, senza fermare la sua espansione verso l'Est dell'Europa, sta ora provando a estendere i propri approcci ad altre aree del mondo, violando i propri documenti statutari. (Sky Tg24 )

Sochi, 8 nov. - Da Sochi il presidente russo Putin si è congratulato con Donald Trump per la vittoria alle elezioni definendolo "un uomo coraggioso": "Il desiderio di ripristinare le relazioni con la Russia, di contribuire a porre fine alla crisi ucraina, credo che meriti quantomeno attenzione" ha detto, mettendo sul tavolo uno dei temi aperti dalla rielezione di Trump: quale sarà la politica estera della sua amministrazione, in particolar modo riguardo alle guerre in Ucraina e Medioriente? Zelensky da Budapest, dove ha incontrato i leader europei, ha ribadito la sua posizione: "Dal vertice della Comunità politica europea tenutosi nel Regno Unito a luglio, si è parlato molto della necessità di cedere a Putin, di fare marcia indietro, di fare qualche concessione - ha detto - e in realtà alcuni leader, anche europei, hanno sostenuto con forza la necessità che l'Ucraina facesse concessioni a Putin: è inaccettabile per l'Ucraina e per tutta l'Europa". (Il Sole 24 ORE)